Invalido? Non solo,
vittima della burocrazia

Giovedì 25 Settembre 2014
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Caro direttore,

con la presente manifesto il mio disappunto per le difficolt che incontrano le persone veramente ammalate nel vedere riconosciuta l’invalidit civile. Il mio caso come quello di tantissime altre persone in attesa di essere chiamate alla prima visita o in attesa del verbale definitivo. Il 27 agosto 2013 ho provveduto a presentare domanda per il riconoscimento dell’invalidit civile a nome di mio fratello. Ho letto che con la nuova procedura telematica l’Inps prevedeva dei tempi pi celeri sia per la prima visita, sia per la conclusione dell’intero iter. Incredibile: i tempi si sono allungati, e di molto. Il 17 maggio scorso, non avendo altro che silenzio da parte degli organismi competenti, ho scritto una mail di sollecito alla Regione Veneto, all’ufficio Relazioni con il pubblico dell’Ulss 3 e successivamente all’Inps. A dire il vero mi hanno risposto con solerzia ma tutt’oggi il verbale si trova in attesa di validazione dalla Commissione medica superiore (Cms) Inps di Vicenza. E da quanto leggo dovranno passare altri 120 giorni, il tempo minimo previsto per la chiusura della pratica. Concludo pensando che queste lungaggini burocratiche non possono che determinare nei cittadini un’ulteriore grande sfiducia nelle istituzioni.


Leopolda Vidale

Pove del Grappa (Vi)



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Cara lettrice,

uno dei compiti della burocrazia e di gestire gli affari pubblici nel pi lungo tempo possibile e nel peggior modo possibile. Lo scriveva gi sul finire dell'800 il diplomatico Carlo Dossi. Evidentemente, da allora, poco o nulla cambiato. E purtroppo in questa sua cronica inefficienza la macchina burocratica assolutamente cieca. Nel senso che non capace di individuare priorit e urgenze. Affoga tutto nella sua insipienza. Cos anche chi, come nel suo caso, seriamente ammalato ed costretto a chiedere il riconoscimento dell'invalidit civile, deve sopportare lungaggini e attese infinite. Il tempo del resto, per la burocrazia, una categoria dello spirito. O meglio: una variabile che dipende dalle esigenze della burocrazia stessa. Mai da quelle del cittadino-contribuente.
Ultimo aggiornamento: 15:09

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