Il caso-Veneto: penalizzate la capacità e l'efficienza

Martedì 1 Novembre 2016
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Gentile direttore, 
credo sia necessario spiegare ulteriormente per quale ragione la questione veneta sia oggi nuovamente importante. Che i dati di Fitch abbiano declassato il Veneto a causa del fardello economico italiano non fa, infatti, che confermare ciò che, ormai, appare a tutti evidente: al Veneto, straordinario spazio economico-sociale, non viene ancora riconosciuta da Roma una adeguata immagine identitaria idonea a consentirgli democraticamente quella vitalità ed autonomia sociale ed economica di cui, da secoli, è dotato. Al Veneto non fa difetto tutto quel patrimonio economico, storico e simbolico mediante il quale le Comunità organizzate hanno saputo nella storia proporre agli individui un interesse collettivo, una fratellanza e una protezione. D'altra parte, il forte ripiegamento sull'identità nazionale recentemente propagandato sui mass media nazionali da eminenti intellettuali in occasione del 150° anniversario del Plebiscito d'annessione del 1866 è, tutto sommato, anche simbolicamente comprensibile, proprio perché l'Italia senza il motore' economico del Veneto annasperebbe pericolosamente. E tuttavia una domanda sorge conseguentemente spontanea: e se i Padri della Patria italiana l'avessero fondata in quella lontana temperie del 1861/1866 dimenticandosi' però di costruirla in seguito? 


Massimo Tomasutti
Venezia

Gentile lettore,
nei giorni scorsi sono state pubblicate due ricerche, prodotte da fonti indipendenti che mettevano a confronto i servizi offerti dalle regioni italiane. Nella prima, realizzata dall'Università di Tor Vergata a Roma, il Veneto risultava al primo posto tra le regioni italiane (comprese quelle autonome) per la qualità della sua sanità. La seconda, di fonte governativa, vedeva il Veneto al primo posto per quantità di raccolta differenziata dei rifiuti. Naturalmente ci sono ambiti in cui altre regioni primeggiano. E ci sono settori, pensiamo a quello bancario, in cui non sempre il Veneto va portato ad esempio. Ma non c'è dubbio che questo territorio abbia costruito nel tempo una cultura di efficienza anche nel settore pubblico oltre che in quello privato. Dovrebbe essere interesse dell'intera nazione fare in modo che il Veneto confermi ed anzi rafforzi questi suoi primati. La sensazione è che spesso accada invece il contrario e prevalga una logica al ribasso che penalizza capacità e vitalità. Il dibattito sulla questione veneta credo debba, concretamente, partire da qui. 
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