Gino Cecchettin merita rispetto: perchè dovrebbe essere uno scandalo affidarsi a una società di comunicazione?

Domenica 7 Gennaio 2024

Gentile Direttore,
Gino Cecchettin affida all'agenzia di comunicazione londinese Andrew Nurnberg l'incarico di ufficio stampa. Non aggiungo altro così ha più spazio possibile per le sue sempre puntuali considerazioni in merito. Cordialità e buon 2024.
Luca Giagia Argentin
Conegliano (Treviso)

Caro lettore,
forse mi sbaglio ma colgo nelle sue poche righe un certo tono polemico o comunque critico nei confronti di Gino Cecchettin.

Se così è, temo che la mia risposta potrebbe deluderla. Vengo al tema. La perdita improvvisa e violenta di una giovane figlia è un evento talmente sconvolgente nella vita di un genitore, che legittima reazioni molto diverse. Anche estreme talvolta. Credo che il papà di Giulia meriti grande rispetto per l'immenso dolore che ha vissuto e vive, ma anche ammirazione per la compostezza e la dignità con cui ha affrontato prima la scomparsa poi l'orribile ritrovamento di Giulia morta. Molti non avrebbero saputo reggere alla tempesta mediatica che si è abbattuta su di lui e sulla sua famiglia; lui ci è riuscito, non si è fatto travolgere né nei comportamenti né nelle parole. E ha interpretato fino in fondo il suo ruolo di padre. C'è un'immagine molto eloquente e che mi ha colpito: durante il funerale di Giulia lui in piedi, dritto con gli occhi puntati verso la bara e gli altri due figli distrutti dal dolore abbracciati a lui, quasi appesi, come fosse un totem. Ora ha deciso di affidarsi a una nota società di comunicazione britannica specializzata non solo nei rapporti con la stampa ma anche nella realizzazione di libri e sceneggiature cinematografiche. Non sappiamo perché l'abbia fatto. Forse solo per creare un filtro tra sé e giornali, siti e televisioni: reggere la pressione mediatica per lungo tempo non è facile per nessuno. Figuriamoci per chi deve anche elaborare una sofferenza così grande come la perdita di una figlia. O forse Gino Cecchettin ha anche altri obiettivi. Dopo il funerale aveva dichiarato la sua intenzione di creare una fondazione dedicata a Giulia per diffondere i valori e la cultura del rispetto delle donne e di proseguire la sua battaglia contro le violenze di genere. Se per far questo ha ritenuto opportuno affidarsi a una società di professionisti, che ragione abbiamo di criticarlo? Io almeno non ne vedo.

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