Spazio, tre nuove galassie nane scoperte da un astrofilo italiano: sono a 11 milioni di anni luce

Martedì 6 Luglio 2021
Spazio, tre nuove galassie nane scoperte da un astrofilo italiano: sono a 11 milioni di anni luce

Tre nuove galassie nane sono state scoperte dall'astrofilo pugliese Giuseppe Donatiello, coordinatore della Sezione nazionale di Ricerca Profondo cielo dell'Unione Astrofili Italiani (Uai). Sono complessivamente 5 le galassie individuate dall'astrofilo italiano, di cui quattro portano il suo nome: numeri che lo posizionano al primo posto nella classifica degli scopritori singoli - sia astrofili che professionisti - di galassie nane a livello mondiale. Le tre nuove scoperte sono galassie satellite della più grande galassia della Scultore (NGC 253) - distante 11,4 milioni di anni luce, la più vicina grande galassia dopo Andromeda (M31) - e sono state identificate da Donatiello analizzando alcune immagini del cielo ottenute dal telescopio Blanco di 4 metri operativo a Cerro Tololo in Cile.

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La scoperta è stata ottenuta passando in rassegna immagini di vaste porzioni di cielo in cerca di possibili candidati satelliti sfuggiti agli algoritmi di ricerca automatizzati. L'occhio dell'astrofilo italiano ha permesso di identificare 3 piccole galassie sfuggite finora che si aggiungono alle 13 galassie satellite già note di NGC 253.

Nonostante si tratti di corpi molto piccoli, con diametri compresi tra 650 e 1200 anni luce, la loro identificazione apre ora all'ipotesi della presenza di un grande 'pianò di galassie satellite attorno alla NGC 253, così come già riscontrato esistere attorno alla Via Lattea. La nuova scoperta dimostra ancora il valore del contributo scientifico della comunità degli astrofili, appassionati non professionisti: «Se c'è una scienza in cui il confine tra professionista e dilettante è sfumato, questa è proprio l'astronomia», ha sottolineato Donatiello. «L'astronomia - ha aggiunto - è probabilmente la disciplina in cui il personale non accademico contribuisce maggiormente al progresso della conoscenza. Non è quindi un caso se alcune delle più importanti scoperte del passato siano state compiute proprio da preparati astrofili». 

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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