VARSAVIA - In sala operatoria non volava una mosca e la concentrazione dei chirurghi era al massimo.
All'improvviso, nel silenzio, è risuonata una voce: «Come sta andando?». Non potevano crederci: a parlare era stata Iga. L'effetto dell'anestesia era finito e lei si era svegliata, chiedendo lumi sull'esito dell'intervento e poi cominciando a chiacchierare. Il tutto a metà intervento.
I medici dell'ospedale centrale di Katowice, nel sud-ovest della Polonia, si sono guardati allibiti ma hanno mantenuto il sangue freddo, continuando l'intervento e parlando con lei. D'altronde non potevano fare altro, visto che in quel momento il cervello di Iga, come ha detto il neurochirurgo Dawid Larysz, era "esposto". «Nonostante tutto - ha detto il professore - la ragazza non ha sentito nulla e non è mai stata in pericolo».
Gli esperti sostengono che l'operazione potrebbe aver innescato qualcosa che l'ha fatta risvegliare nonostante l'anestesia, ma i medici hanno avviato un'indagine per capire se l'anestesia sia stata effettuata correttamente.
«Non ricordo molto - ha detto Iga dopo l'intervento - ma il medico ha detto che durante l'operazione mi ha parlato di gatti, che io amo tanto. Mi sono persa il Natale a causa di questa operazione, ma ho ricevuto il più bel regalo che potessi avere: adesso sto alla grande».
