Funerale della trans, dissacrato il rito: «Era la madre di tutte le p...». Ora la diocesi deve fare una messa di riparazione

Allibito il povero parroco che seduto in un angolo sembrava trasformato in un pezzo di pietra

Domenica 18 Febbraio 2024 di Franca Giansoldati
gli amici della defunta prendono la parola durante la messa funebre nella cattedrale di San Patrick

Non capita tutti i giorni che a un funerale cattolico venga descritto il defunto con le seguenti parole: «Era una p..., una grandissima p..., la madre di tutte le p...», facendo partire un entusiasmante battimano da parte della folla presente in chiesa. Naturalmente lasciando allibito il povero parroco che seduto in un angolo sembrava trasformato in un pezzo di pietra.

Nella cattedrale di San Patrizio, a New York, alle esequie di una nota trans che si faceva chiamare Cecilia Gentili ed era una attivista molto famosa della comunità Lgbt+ - oltre che essere una nota nota prostituta, dichiaratamente atea - sono volate parole provocatorie contro la fede, dileggiando anche la Chiesa. Lo spettacolo pare sia stato talmente brutto e al limite del blasfemo da aver costretto la diocesi americana a stigmatizzare l'accaduto.

A funerale ultimato è stata diramata una nota di fuoco per spiegare che ora dovranno celebrare una messa di riparazione per quanto avvenuto. 

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Il rito

Tutto è iniziato quando un gruppo di “attivisti” trans, amici di Cecilia, hanno preso la parola accanto alla bara della defunta iniziando a prendere in giro la Chiesa mentre veniva celebrato il rito. I due alternandosi all'ambone, parlando in lingua inglese e spagnola, hanno riassunto al microfono l'attività di Cecilia Gentili. «Questa p.... Questa grande p... Santa Cecilia, Madre di tutte le p...! (...) aiutaci a portare avanti la tua eredità» Sono seguiti fragorosi applausi, standing ovation, come dentro a uno stadio. La diocesi ha denunciato il «comportamento scandaloso a un funerale». I preti hanno fatto sapere di avere concesso il rito funebre senza conoscere di preciso la storia di Cecilia Gentili. «La Cattedrale sapeva solo che la famiglia e gli amici stavano richiedendo una messa funebre per un cattolico». Gli organizzatori non avrebbero precisato che Gentili, morto il 6 febbraio all'età di 52 anni, era ateo e un uomo biologico che si identificava da anni come una donna.

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