Quella (inutile) sofferenza
e i tanti dubbi sulla "nuova" sanità

Giovedì 23 Gennaio 2014
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Caro Gazzettino,

racconto la mia disavventura sperando che non si ripeta un'altra sofferenza tale: a quasi 6 mesi di gravidanza solo con la morfologica si sono accorti dei problemi di mia figlia che doveva partorire? E se sì, perché la fanno partorire lo stesso, quindi contrazioni provocate, travaglio e parto, spingendo un figlio morto?



E’ per salvare l’utero, tutelare la paziente o per logiche di risparmio? E’ il mio dubbio e la mia sofferenza, non si potrebbe risparmiare soprattutto i risvolti psicologici di questa sofferenza?



Mia figlia è rimasta 5 giorni in ospedale, conscia di dover “uccidere” un bimbo già formato, la legge dice anche (e glielo hanno chiesto) se voleva vedere la creatura. Io penso solo se sia possibile evitare queste atrocità, facendo magari il taglio cesareo.



Opportunità o costi? Già io, sua madre, avevo perso un figlio per distacco totale della placenta a 9 mesi, un’urgenza, il cesareo, una sofferenza questa sì, ma almeno non ho subito il trauma di dover partorire un figlio morto, senza spinte.



Sappiamo come è messa la sanità, ad es.: il tempo stabilito per infilare una flebo ad un anziano è di 5 minuti! Lo stesso trattamento vale per tutti? O fa differenza? Son certa di sì, ma vorrei tanto saperlo.



Una mamma "nonna mancata" con tanti dubbi



Venezia
Ultimo aggiornamento: 22:08

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