Medici di base, una carenza che ha del surreale: ecco cosa sta succedendo nella mia città

Sabato 4 Giugno 2022
Medici di base, una carenza che ha del surreale: ecco cosa sta succedendo nella mia città

Mi chiedo come sia stato possibile in Veneto giungere a questa surreale situazione, ovvero la mancata copertura Sanitaria territoriale causa carenza di Medici di base. Nel mio Comune nell'entroterra Veneziano, Torre di Mosto con quasi 5.000 abitanti, rispetto ai tre Medici fissi che garantivano presenza ambulatoriale dal lunedì al Venerdì, con il recente pensionamento del Dott. Perazzolo che gestiva 1.500 assistiti tra i quali anche la mia famiglia, ora ci ritroviamo con un sostituto che mette a disposizione due giorni a settimana per un totale di 6 ore, oppure nel vicino Comune di Ceggia nei tre giorni che vi dedica per altre 9 ore assieme ad altri assistiti di quel Comune, il tutto previo appuntamento. Da come ho provato personalmente tutto ciò si traduce in due settimane di attesa a Torre, una settimana a Ceggia, per i più anziani problemi anche con le ricette ripetitive, io fortunatamente ho risolto in altro modo.

Buona parte dei cittadini è arrabbiata, nei dialoghi di sfogo il ritornello cade spesso in queste considerazioni: dopo anni di lavoro, contributi versati, il pensionamento e l'età più vulnerabile viene a mancare un servizio vitale in tutti i sensi. Hanno garantito (doveroso) assistenza a migranti clandestini e richiedenti asilo, ora i profughi Ucraini con profusa solidarietà, giustamente aggiungo. E noi? Sarà un fenomeno complesso sicuramente; ma da profano una domanda mi sono posto: perchè allora una mia nipote che vuole diventare Medico non ha trovato posto all'Università di Padova causa numero chiuso, ed è dovuta andare a Ferrara, poi a Trieste e ora a L'aquila per poter completare il suo percorso di Laurea?


Giuseppe Ave
Torre di Mosto

 

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