Alle Gallerie dell'Accademia
la disorganizzazione è sovrana

Martedì 4 Marzo 2014
Sono una guida turistica per le provincie di Firenze e di Siena. Vi scrivo queste righe con la speranza che vengano pubblicate.

Mi auguro che possano sensibilizzare autorità e soprattutto sponsor privati per porre fine a questa situazione.



Arrivo poco alle Gallerie dell’Accademia di Venezia sabato scorso 1 marzo, prima delle 16, tutto sommato nemmeno troppo presto. Bella fila e una cassa sola aperta (in una giornata particolarmente piovosa, magari aspettarsi più visitatori da parte della direzione e organizzarsi di conseguenza ... no eh?)



1) arrivo nella prima sala e dalla finestra in fondo sulla sinistra, arriva acqua a più non posso ... stracci ovunque, che il personale ogni tanto strizza in un secchio ... dà l'idea che sia un metodo collaudato



2) in un'altra sala due custodi donne stanno beatamente a chiacchierare dei fatti loro ... "i topi ballano" ovvero due ragazzi gridano parlando tra sé, un gruppo di 5 si assembra intorno a quella di loro che legge ... caos di sottofondo



3) molte opere non schermate, non mi pare ci sia allarme e con nessuno al controllo, i visitatori passano a due centimetri dalle pale, fra un po' ci mettono pure le dita dentro.



4) mentre io ci penso, qualcuno lo fa nella sala a fianco; e dire che è un signore che ha i suoi anni, mi azzardo a dire qualcosa, spiegando che sono una guida, la prende come un'offesa personale



5) faccio per tornare ad avvisare una custode e una delle due chiacchierone è al cellulare



6) molte sale chiuse



7) in altre, macchie sul soffitto che evidenziano infiltrazioni d'acqua



8) ... dulcis in fundo, ne parlo con un sorvegliante che lui beatamente mi dice "Be' dopo tutto, anche voi in Toscana avete lasciato che qualcuno rovinasse il David ..."



No comment.



Non riesco a spiegarmi su quali basi tripadvisor conferisce il certificato di eccellenza a questa struttura.



Mi viene da pensare che le voci secondo le quali queste recensioni si possono “comprare” siano vere.



E soprattutto mi viene una tristezza infinita perchè i crolli di Pompei sono solo la punta dell’iceberg di una situazione generalizzata nella maggior parte dei musei italiani e spesso, purtroppo, acuita dalla presenza di personale non idoneo.



Cordiali saluti

Elisabetta Marchi

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