VENEZIA (13 dicembre) - Reti Rai oscurate nel Portogruarese. L'avvento del digitale nel lembo orientale del Veneto sarebbe stato un disastro. Lo sostengono operatori e capigruppo consiliari d'opposizione in una lettera indirizzata al Governatore del Veneto Luca Zaia per ottenere un suo intervento.
«Moltissimi cittadini - scrivono - ovvero tutti quelli che avevano le antenne orientate sul ripetitore del Piancavallo, non ricevono più Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Dal 3 dicembre, da quando cioè c'è stato il switch-off, per poter vedere le reti Rai bisogna provvedere, a proprie spese e secondo i tempi dell'antennista, a installare una nuova antenna orientandola sul nuovo ripetitore di Castaldia-Aviano. Questo non comporterà comunque la soluzione dell'altro problema: vedere il Tgr Veneto (attualmente in queste zone del Veneto orientale si riceve quello del Friuli Venezia Giulia). Per poterlo fare serve installare un'ulteriore antenna orientata su Padova (Monte Venda)».
Nella lettera si cerca poi di spiegare i motivi della mancata ricezione: «Questo non sarebbe accaduto con una diversa pianificazione delle frequenze che tenesse conto della particolare configurazione geografica del Veneto orientale, area di confine con il Friuli Venezia Giulia e della situazione antennistica esistente». Due le soluzioni proposte: la prima a carico dei cittadini, la seconda delle istituzioni. «Per i cittadini - spiega la lettera - c'è innanzitutto la necessità di una corretta informazione. Moltissimi stanno infatti aspettando pensando che la soluzione del problema verrà dalla Rai, continuando a provare a risintonizzare il decoder. Non sarà così: bisogna ricorrere all'antennista con spese a totale carico del privato; l'altra soluzione prevede che la Regione Veneto intervenga presso la Rai al fine di ottenere che questa ritrasmetta dalla vecchia Banda Quinta e renda visibile il Tg Veneto con un semplice ponte tra ripetitori».
Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 09:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Moltissimi cittadini - scrivono - ovvero tutti quelli che avevano le antenne orientate sul ripetitore del Piancavallo, non ricevono più Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Dal 3 dicembre, da quando cioè c'è stato il switch-off, per poter vedere le reti Rai bisogna provvedere, a proprie spese e secondo i tempi dell'antennista, a installare una nuova antenna orientandola sul nuovo ripetitore di Castaldia-Aviano. Questo non comporterà comunque la soluzione dell'altro problema: vedere il Tgr Veneto (attualmente in queste zone del Veneto orientale si riceve quello del Friuli Venezia Giulia). Per poterlo fare serve installare un'ulteriore antenna orientata su Padova (Monte Venda)».
Nella lettera si cerca poi di spiegare i motivi della mancata ricezione: «Questo non sarebbe accaduto con una diversa pianificazione delle frequenze che tenesse conto della particolare configurazione geografica del Veneto orientale, area di confine con il Friuli Venezia Giulia e della situazione antennistica esistente». Due le soluzioni proposte: la prima a carico dei cittadini, la seconda delle istituzioni. «Per i cittadini - spiega la lettera - c'è innanzitutto la necessità di una corretta informazione. Moltissimi stanno infatti aspettando pensando che la soluzione del problema verrà dalla Rai, continuando a provare a risintonizzare il decoder. Non sarà così: bisogna ricorrere all'antennista con spese a totale carico del privato; l'altra soluzione prevede che la Regione Veneto intervenga presso la Rai al fine di ottenere che questa ritrasmetta dalla vecchia Banda Quinta e renda visibile il Tg Veneto con un semplice ponte tra ripetitori».
