Blocco stipendi, statali in rivolta
Camusso: si spremono i soliti noti

Giovedì 4 Settembre 2014
Blocco stipendi, statali in rivolta Camusso: si spremono i soliti noti
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Non comprendiamo la logica per cui si continua a prorogare il blocco dei contratti. La sensazione è che si seguiti a chiedere ai soliti noti per non toccare altri interessi che invece produrrebbero molte risorse». Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sul nuovo blocco dei salari degli statali. Sindacati in rivolta dunque dopo l'annuncio del ministro della Pubblica amministrativa, Marianna Madia, che i salari dei diopendenti statali, fermi dal 2010, rimarranno bloccati anche nel 2015.



«Ci mobiliteremo in tutta Italia, spiegheremo a tutti» la situazione, visto che si usano i «guanti bianchi per le municipalizzate e la mannaia su dipendenti pubblici. È intollerabile». Così il leader Cisl, Raffaele Bonanni, a Rainews24. Quanto alla mobilitazione «ci metteremo d'accordo nel sindacato per denunciare questo scandalo».



Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, si è detto «molto preoccupato del comportamento del Governo. Siamo ormai alla farsa», ha sottolineato. Il numero uno della Cisl ha poi criticato il metodo con cui è stato comunicato il blocco della contrattazione per gli statali, «annunciato a mezzo stampa: usano un sistema che neanche a Cuba si usa, dove c'è un autocrate». Intanto, ha aggiunto, «le ruberie continuano e lasciano il presepe della spesa pubblica così come è. Anzi negli ultimi sei mesi la spesa è cresciuta, mentre prendono dai più poveri». Secondo Bonanni, infatti, «i dipendenti non prendono un soldo da 8 anni e le assunzioni non si fanno da 15 anni».



«Capisco l'indignazione degli statali, giusto scioperare per certe cose». Lo dice il leader della Fiom Maurizio Landini dopo l'annuncio del blocco degli stipendi anche per il 2015, in un colloquio con Repubblica. Il quotidiano riferisce dell'incontro tra il sindacalista e il premier Matteo Renzi alcuni giorni fa. Landini dice che «le crisi sul tavolo stanno aumentando a centinaia» e rilancia la sua proposto di un sistema di tutele universale, una cassa integrazione estesa a tutti i lavoratori dipendenti e non solo a quelli delle aziende con più di 15 addetti.



«Il ministro Madia ha fallito il suo mandato di ministro della Pubblica amministrazione. Stiamo facendo diversi incontri in queste ore per arrivare a una risposta unitaria delle organizzazioni sindacali all'annuncio della conferma del blocco degli stipendi degli statali. Siamo ancora sbalorditi». Così Benedetto Attili, segretario generale della Uilpa. «Il ministro Madia - attacca Attili - doveva portare discontinuità rispetto ai governi precedenti, e invece le sue uniche proposte sono state il demansionamento e la possibilità del trasferimento coatto dei pubblici dipendenti, e la replica del blocco del contratto dei dipendenti pubblici, sulla falsariga dei governi precedenti. E con il ministro Madia - conclude Attili - a fallire è l'intero governo sul terma della pubblica amministrazione e del suo efficientamento. Noi risponderemo presto, e puntiamo a farlo in modo unitario con Cgil e Cisl».



«Questa è una brutta notizia per l'Italia, una pessima notizia per i lavoratori ed è anche un colpo alla nostra Regione, a Roma, dove è molto presente il lavoro pubblico». Lo ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. «Ora bisognerà valutare quanto questo annuncio, che segue a un blocco dei salari dei dipendenti pubblici che dura da anni, inciderà in maniera negativa sullo sviluppo del mercato interno che, in questo momento, è uno dei talloni di Achille della ripresa italiana».
Ultimo aggiornamento: 19:27

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