Lo sciopero dei taxi è confermato.
Perché protestano i tassisti
Nel mirino dei tassisti c'è la deregolamentazione del settore e, nello specifico, a non andare giù è «l'adeguamento dell'offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l'interconnessione dei passeggeri e dei conducenti», come recita l'articolo 10 del ddl. Ma anche, più in generale, «la promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati». Parallelamente allo sciopero si terrà anche una manifestazione a Roma, che vedrà la partecipazione di tassisti provenienti da tutto il Paese. Raduno e partenza sono previsti alle 10 da Piazza della Repubblica, con destinazione Piazza Venezia, dove si alterneranno gli interventi dei sindacalisti. Intanto il ddl concorrenza prosegue, in seconda lettura dopo le modifiche apportate al Senato, il suo iter alla Camera, con il nodo più spinoso che riguarda proprio i taxi. Entra nel vivo infatti, in Commissione Attività produttive, l'esame dei circa 400 emendamenti presentati. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari l'obiettivo della maggioranza sarebbe chiudere le votazioni entro la fine della prossima settimana, con l'approdo del testo in Aula che potrebbe avvenire nella terza settimana di luglio.
Siccità, cinque regioni verso lo stato di emergenza: Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto https://t.co/ALP3WN11BG
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) July 4, 2022