Baby migranti abbandonati, un decreto per le adozioni

Domenica 14 Agosto 2016 di Valentina Errante
Baby migranti abbandonati, un decreto per le adozioni
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ROMA La proposta è arrivata qualche giorno fa dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Simona Vicari: «Occorre subito un decreto urgente per creare un ponte umanitario e agevolare l’adozione dei bambini non accompagnati o orfani di guerra». Il progetto ha già incassato il consenso del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Dipartimento per l’immigrazione e le Libertà civili, dove l’eventualità di una normativa ad hoc per facilitare la sistemazione nelle famiglie dei minori profughi era già sul tavolo da qualche tempo. Ma è chiaro che il provvedimento sarà il frutto di una lunga e difficile gestazione e, soprattutto, di una mediazione con il ministero della Giustizia, che ha accolto la proposta del sottosegretario di delegare ai prefetti le adozioni “veloci”, in modo assai più tiepido.
 
LA PROPOSTA 
Esula dalle sue competenze e promette di non mollare, Vicari. Forte dell’ok del ministro dell’Interno, spiega che il problema è culturale e sociale e che un provvedimento di questo tipo sarebbe un atto di civiltà. «Le Associazioni e la Chiesa devono far sentire la loro autorevole voce. Occorre subito - dice - un decreto urgente per creare un ponte umanitario per agevolare l’adozione dei bambini non accompagnati o orfani di guerra. Sono tanti i minori nel nostro Paese, identificati e ospiti di strutture che rimangono in balia della burocrazia». A fronte dell’emergenza, la proposta prevede una deroga di almeno due anni sulle adozioni dei minori senza genitori o orfani e la delega ai prefetti, in sostituzione dei Tribunali dei minori, a emettere celermente dei decreti di affidamento alle famiglie. Secondo il sottosegretario, presso le prefetture una squadra di psicologi potrebbe assistere gli uffici e valutare caso per caso, fermo restando il rispetto per tutti e i requisiti previsti dalle leggi vigenti sui dati personali e patrimoniali. Dopo il periodo di affidamento si dovrà passare alla adozione in tempi ragionevoli. «In due mesi al massimo -conclude Vicari- un minore deve trovare affetti e sicurezza». Poi sferra un attacco alle lobby, che rendono difficili le adozioni in Italia: «La barbarie dei circa 40 mila euro per una adozione o dei due anni di tempo(in alcuni casi anche molto di più) deve essere superata». La proposta sull’affido al contrario di quella che alcuni anni fa aveva suscitato polemiche non prevederebbe alcun contributo per le famiglie che scegliessero di accogliere i ragazzi in casa propria.

I NODI
Il nodo giuridico, con uno spostamento di competenze ai prefetti dai Tribunali, potrebbe diventare anche politico. In via Arenula i problemi sui tempi lunghi di affidi e adozioni non vengono attribuiti a una disfunzione normativa, quanto piuttosto alla carenza di personale amministrativo nelle cancellerie. La delega ai prefetti di competenze strettamente giurisdizionali non convince, sarebbe «uno strappo», mentre la risposta adeguata ai problemi pratici esistenti, secondo via Arenula, potrà arrivare con l’assegnazione di maggiori risorse ai Tribunali e il decreto firmato dallo stesso ministro Andrea Orlando per sbloccare le assunzioni del personale amministrativo. 

LE RICHIESTE
Quello politico, però, non è il solo nodo da sciogliere. Finora il 90 per cento delle famiglie che si sono offerte, ha subordinato la propria disponibilità all’affido alla condizione di ricevere un bambino di massimo 10 anni, quando la maggioranza dei ragazzi arrivati soli è già in età adolescenziale, ossia tra i 14 e i 17 anni. Non soltanto, i rari affidi di minori sbarcati sulle nostre coste prevedono un contributo di circa 27 euro al giorno per le famiglie che li accolgano, circostanza che il decreto di cui si sta ragionando, invece, esclude. Il rischio concreto è che molte famiglie che finora hanno dato la propria disponibilità, poi si tirino indietro e non completino neppure il previsto corso di accoglimento (per ridurre le differenze culturali) per questi ragazzi.
 
Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 14:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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