Covid, Galli: «Situazione ampiamente fuori controllo»

Lunedì 9 Novembre 2020
Covid, Galli: «Situazione ampiamente fuori controllo»
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Covid, l'allarme dell'infettivologo Massimo Galli: «Situazione ampiamente fuori controllo». «Temo che non ci sia il benché minimo dubbio nel dover sottolineare che la situazione» di Covid-19 in Italia «è ampiamente fuori controllo», con «un costante incremento della diffusione dell'infezione» pur con «differenze locali e regionali», dice Massimo Galli, dell'ospedale Sacco-università Statale di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai 3.

«Le misure adottate devono essere applicate con estrema attenzione ed efficacia - avverte l'esperto - se vogliamo sperare di invertire una tendenza in tempi ragionevoli e non trovarci in una situazione ancora più complessa a brevissimo termine».

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«Centralizzare le decisioni come con la Sars»

 

Centralizzare la gestione della sanità in una situazione come quella che sta vivendo l'Italia? «L'ho sempre sostenuto e sempre pensato».

Così Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco-università Statale di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai 3 risponde a una domanda della conduttrice. «L'ho imparato nel 2003 con la Sars, la sorella minore e più bonaria di questa pandemia - ricorda Galli - Dove 20 decisori in Italia avrebbero reso impossibile qualsiasi intervento, lì fu messo tutto in mano alla Protezione Civile e ne venimmo fuori. Ci furono molte polemiche. Certamente - sottolinea il medico - abbiamo bisogno di un'autorità centrale in mano a persone competenti».

«Vaccino non sappiamo se e quando lo avremo»

«È necessaria una programmazione che consenta di capire come possiamo uscire da questa crisi nell'immediato e come possiamo continuare a starne fuori finché non arriverà qualche cosa che ci metterà al riparo. E questo qualcosa probabilmente sarà soltanto il vaccino, che però non sappiamo quando lo avremo e, purtroppo, nemmeno se l'avremo». Queste le parole di Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.

Rispetto alle parole del ministro della Salute Roberto Speranza, che è tornato ieri a ripetere che il vaccino verrà distribuito entro la fine del primo quadrimestre del 2021, Galli, ordinario di infettivologia all'Università Statale di Milano, afferma: «Sono completamente solidale a delle posizioni di buon auspicio ma non possiamo stare in attesa di un risultato che non sappiano se si concretizzerà e quando. Sarebbe come andare in battaglia sperando di avere in mano un'arma che arriverà tra un numero imprecisato di mesi».

La parola d'ordine quindi per Galli è programmazione, quello che, suggerisce, è in parte mancato per le scuole. «Il costo epidemiologico dell'apertura delle scuole esiste e non si può negarlo, altrimenti sarebbe un discorso di comodo», ha detto. «Abbiamo passato l'estate a dibattere sul fatto che i banchi a rotelle non servivano a molto» ma quello che «non si sono messe le scuole nelle condizioni di avere una presenza sanitaria» che «permetterebbe di poter sfruttare tamponi rapidi e test salivari che arriveranno si spera presta, così da intercettare e contenere subito eventuali infezioni nelle scuole, anche primarie. Anche questo - ha concluso - è un discorso di organizzazione».

"Lockdown totale", i medici: le terapie intensive al collasso

L'ultimo allarme è dell'Ordine dei Medici : non c'è tempo da perdere, serve un lockdown nazionale, la situazione è fuori controllo. Il professor Walter Ricciardi , consigliere del Ministero della Salute, ospite di Che tempo che fa : "Questa è una tragedia nazionale annunciata.


 
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Ultimo aggiornamento: 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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