Coronavirus, il Comune di Medicina e la frazione di Ganzanigo, alle porte di Bologna ma nel circondario di Imola dal punto di vista amministrativo, diventano da oggi 'zona rossa' per contenere il coronavirus: lo annuncia il sindaco Matteo Montanari su Facebook.
Da oggi e fino al 3 aprile aumentano le restrizioni in base all'ordinanza n. 36 del 15/3/20 della Regione Emilia-Romagna che dispone il divieto di allontanamento e di accesso per queste zone. «Dobbiamo evitare altri contagi dentro Medicina», dice il sindaco, ed evitare «contagio verso la Città metropolitana di Bologna».
Medicina come Codogno e Vò. Dalla mezzanotte scorsa, comunica la Regione Emilia-Romagna, non è più possibile uscire dal capoluogo Medicina e dalla frazione di Ganzanigo, nel comune bolognese dove ormai da giorni si registra «una crescita anomala» del contagio da Coronavirus. La misura straordinaria sarà in vigore fino al prossimo 3 aprile, «dettata dalle indicazioni medico-scientifiche e necessaria per arginare la diffusione del virus, a tutela dei cittadini del Comune di Medicina, del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, che conta un milione di persone».
Lo sancisce l'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nella serata di ieri, d'accordo con il Governo e il Prefetto di Bologna, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna e d'intesa con il sindaco del Comune di Medicina. A Medicina e Ganzanigo possono dunque entrare i soli residenti ancora fuori dall'area circoscritta e chi lavora nei servizi pubblici e privati essenziali. Si tratta di alcuni servizi comunali e di quelli assistenziali e residenziali per le persone non autosufficienti, di farmacie e alimentari. Al di fuori di questi, tutte le attività commerciali, produttive e di servizio sono chiuse.
LE REGOLE
Possono entrare i soli residenti ancora fuori dall'area circoscritta e chi lavora nei servizi pubblici e privati essenziali.