Alitalia, firmato l'accordo con Etihad. Hogan: «In 3 anni si torna alla redditività, ci saranno scelte difficili da fare»

Venerdì 8 Agosto 2014
Alitalia, firmato l'accordo con Etihad. Hogan: «In 3 anni si torna alla redditività, ci saranno scelte difficili da fare»
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Via libera all'accordo tra Alitalia ed Etihad. A firmarlo, al termine di una lunga trattativa durata oltre otto mesi, i vertici della compagnia italiana, l'ad Gabriele Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno, e il ceo di Etihad James Hogan.
Quello di oggi è il pre- accordo che ora dovrà passare al vaglio della Ue. Una volta ottenute le autorizzazioni, l'intesa sarà perfezionata in autunno.








«Ce l'abbiamo fatta, dopo tanta fatica, dopo un anno e tante notti di lavoro» ha detto Del Torchio commentando a caldo la firma dell'accordo. Il manager si è mostrato sorridente e visibilmente soddisfatto per il traguardo raggiunto oggi.




«L'accordo con Alitalia rappresenta un investimento di 1,758 miliardi di euro per ristrutturare la compagnia italiana» ha detto James Hogan, il quale, con questo accordo, si è impegnato a fare «un'Alitalia più forte».



«Il nostro piano triennale prevede per Alitalia il ritorno alla redditività nel 2017
», ha poi annunciato Hogan, che ha ringraziato il Cda per «la loro visione e il lavoro svolto» e ha ringraziato anche il Governo italiano. Alitalia, ha detto ancora Hogan, «è un incredibile brand adatto per essere partner di Etihad».



Purtroppo però, ha continuato Hogan,
«dal punto di vista finanziario Alitalia non funziona bene: non ci sono ricette semplici, noi abbiamo un piano triennale per tornare alla redditività. Vogliamo costruire e crescere insieme. I sindacati - ha aggiunto - hanno firmato accordi per permettere di ristrutturare e rilanciare il marchio. Alitalia sarà un'azienda diversa nel futuro. Vogliamo un'azienda più sexy, con i migliori servizi possibile. Nei prossimi tre mesi non ci sarà una vera rivoluzione, ma un'evoluzione».



Ma, ha sottolineato Hogan, «Adesso in questa fase di transazione ci saranno scelte difficili da fare», per arrivare ad un'azienda che «abbia la giusta dimensione».



«Il consolidamento di Alitalia è il primo step vitale», ha specificato il Ceo di Etihad, «Gli investimenti permetteranno la ristrutturazione e la crescita della compagnia», sottolinea Hogan, aggiungendo che saranno eliminate alcune rotte inefficienti: «In 5 anni saranno aggiunte 10 nuove rotte sul lungo raggio, anche su Malpensa e Linate, con nuove rotte e spostando su Malpensa la nostra attività cargo».



Infine Hogan ha sottolineato: «Ci sarà un futuro sicuro. Lavoreremo di più, lavoreremo insieme» per «far capire alle persone che si può essere orgogliosi. Torneremo nella prima settimana di settembre per parlare con il personale, per illustrare la nostra visione». Il «rilancio», spiega ancora Hogan, partirà «già nel primo trimestre dell'anno prossimo».



Del Torchio:
«Un grande risultato». «Sono stati 16 mesi intensi e importanti, abbiamo avuto momenti di turbolenze e di discussioni, ma abbiamo percorso rotte inesplorate» e oggi «abbiamo raggiunto un grande risultato». Ad affermarlo è l'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, dopo la firma dell'accordo con Etihad. «Oggi celebriamo più che un fidanzamento, avviamo un'alleanza strategica importante e fondamentale» sottolinea Del Torchio.



«Dopo tante turbolenze possiamo avviare un percorso di navigazione aerea che mi auguro serena e sicura».



«Vogliamo ringraziare coloro che dovranno lasciare Alitalia e saranno destinati ad altri impegni. Ci dispiace ma c'è la consapevolezza che per creare futuro e sviluppo sono necessarie anche decisioni dolorose», ha detto Del Torchio, «Voglio ringraziare i sindacati, stamattina abbiamo annunciato l'unanimità da parte di tutti i sindacati e le associazioni di categoria, credo sia un grande risultato e dimostra che tutti credono in questa nuova avventura e sono tutti impegnati per realizzarla».



Poi Del Torchio ha annunciato: «Alitalia ed Etihad sono diventati official sponsor di Expo 2015. Saremo all'esposizione con un padiglione molto vicino al padiglione Italia per sottolineare l'importanza di questo evento e come siamo vicini e uniti da obiettivi comuni».



A chi gli chiedeva dell'ipotesi di aiuti di Stato con l'investimento di Poste, Del Torchio ha risposto: «Non so dove stia il problema. Tutti coloro che hanno investito in Alitalia hanno investito con chiare logiche industriali. Abbiamo un contratto di collaborazione con le Poste, sinergie nell'information technology, sinergie nel campo di creazione di software: da ieri è online per la prima volta il sito mobile di Alitalia, fatto da Poste in base all'accordo. Di fatto il controllo dell'azienda rimane qua».



Mentre a chi gli chiedeva se ci fosse una disponibilità sufficiente da qui alla chiusura dell'operazione, l'ad di Alitalia ha risposto: «Abbiano approvato l'aumento di capitale, quindi ci sono le risorse disponibili, compatibilmente con le previsioni. Qualche risorsa probabilmente arriverà prima del closing».



Poi Del Torchio ha fatto riferimento alle proteste dei dipendenti all'aeroporto di Fiumicino: «Noi siamo dispiaciuti per la forma delle proteste spontanee che vanno oltre, come le proteste a Fiumicino. Penso siano autentiche forme di autolesionismo perché creano difficoltà di immagine e di percezione alle aviolinee».



Colaninno:
«Operazione difficile ma non impossibile». «L'operazione con Etihad è stata difficile ma non impossibile». Ad affermarlo è il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno sottolineando che con la compagnia di Abu Dhabi «lavoreremo insieme e cresceremo insieme». «Oggi ho un obiettivo: voglio che un certo giorno Hogan sia contento, soddisfatto di essere venuto oggi a Roma a concludere un'affare molto difficile ma non impossibile».



Delrio:
«Grande piacere per la firma». «Il governo ha salutato con grande piacere la firma dell'accordo tra Alitalia e Etihad». Così il sottosegretario Graziano Delrio al termine del consiglio dei ministri.



Lupi:
«Alitalia ritornerà ad essere tra le prime compagnie del mondo». «Ce l'abbiamo fatta, ci abbiamo creduto per otto mesi, alla faccia di quelli che non ci credevano. Così il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sull'accordo Alitalia-Etihad. «Si è dimostrato - ha sottolineato Lupi - che l'Italia è un grande Paese in cui si possono fare grandi investimenti. Alitalia ritornerà ad essere tra le prime compagnie del mondo».



Mentre, a proposito delle proteste dei dipendenti, il ministro sottolinea: «Tolleranza zero per chi non comprende che la difesa del lavoro non si fa con proteste e disagi, che non possono e non devono accadere. Queste forme di lotte non sono la difesa del lavoro ma la morte lavoro».



Per Alitalia ed Etihad è quindi finito bene il "giorno delle nozze": in mattinata l'assemblea degli azionisti di Alitalia, in poco meno di due ore, aveva approvato l'accordo e l'aumento di capitale da 300 milioni.



Uil, Anpav, Anpac e Avia firmano l'accordo. La Uil Trasporti aveva firmato in nottata il Contratto nazionale di settore e l'accordo sulla riduzione del costo del lavoro in Alitalia. «Questa notte abbiamo firmato anche noi l'accordo sul contratto di lavoro in Alitalia perché è stato finalmente difeso il buon senso - dice il leader della Uil, Luigi Angeletti - L'azienda aveva cercato di fare un contratto che comprendesse migliaia di persone che non fanno quel lavoro. Noi siamo riusciti a mettere le cose nel giusto verso, abbiamo cioè garantito che, anche nei prossimi anni, i contratti di lavoro in Alitalia saranno negoziati e votati dai lavoratori di Alitalia.



L'accordo tra Alitalia e Etihad è il migliore che potessimo concepire perché la compagnia aerea emiratina, a differenza delle compagnie europee, non è concorrenziale ed è assolutamente complementare. Quattro anni fa quest'opportunità non c'era: se Air France avesse acquistato l'Alitalia, forse i contribuenti avrebbero risparmiato, ma l'Alitalia non ci sarebbe più».




Sempre nella tarda serata di ieri hanno sottoscritto gli accordi anche Anpac, Avia e Anpav.
«Abbiamo ricevuto le garanzie richieste sulla rappresentatività - si legge in una nota congiunta - e la possibilità di una maggior diluizione delle trattenute a carico dei lavoratori».



Del Torchio: bene, queste firme portano distensione. «La firma da parte di Uil, Anpac, Anpav e Avia dopo quelle di Cgil e Cisl - dice l'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio - rappresentano un punto importante di unanime condivisione e consapevolezza sulla strada intrapresa per dare un futuro stabile e di sviluppo ad Alitalia. Spero che questo gesto di grande responsabilità possa contribuire a riportare un clima di maggiore distensione e serenità in queste ore decisive per il futuro di Alitalia».



L'Ugl. «Con il via libera dell'assemblea degli azionisti all'intesa con un partner d'eccellenza come Etihad si apre finalmente una nuova fase per Alitalia, che auspichiamo possa condurre presto alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissati e per i quali abbiamo lavorato fino ad oggi: rilancio della compagnia, difesa delle professionalità, valorizzazione del comparto aereo».



Lo dichiara il segretario confederale dell'Ugl, Ermenegildo Rossi, evidenziando come «nonostante le difficoltà, alla fine tutte le parti interessate hanno ritrovato la volontà di condividere un percorso essenziale per il futuro del settore e di migliaia di lavoratrici e lavoratori.



Condivisione che per noi era determinante e che ci ha spinto in un primo momento a non siglare gli accordi sul contratto nazionale di settore e sul costo del lavoro proprio per denunciare l'irresponsabilità della mancanza di unità sindacale e per assicurare che, il giorno seguente, fossero inserite nel testo importanti garanzie per i dipendenti Alitalia.



Grazie anche alla mediazione del Governo - prosegue il sindacalista - abbiamo infatti potuto ottenere, lo scorso 18 luglio, il consenso su tre importanti proposte a cui era subordinata la nostra firma: il dilazionamento del contributo di solidarietà grazie ad uno specifico accordo con le banche senza oneri per i dipendenti; la possibilità, fra 3 anni, di un ritorno in Alitalia dei piloti che andranno ad Abu Dhabi; la copertura dei lavoratori della vecchia Alitalia in mobilità e che hanno lavorato per almeno una stagione in Cai mediante nuove misure di ricollocamento e nuovi ammortizzatori sociali».



Per il segretario nazionale dell'Ugl Trasporto aereo, Francesco Alfonsi, «abbiamo preso atto con soddisfazione delle ultime adesioni da parte sindacale agli accordi siglati il mese scorso: è apprezzabile che, anche se con ritardo, le nostre proposte siano diventate patrimonio comune e motivo di convergenza anche per quelle sigle che si erano rifiutate di firmare».
Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 15:46

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