Renzi: «Pd di sinistra anche senza D'Alema». Poi attacca gli impresentabili in Campania

Martedì 12 Maggio 2015
Renzi: «Pd di sinistra anche senza D'Alema». Poi attacca gli impresentabili in Campania
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«Il Pd fa i conti con una grande opportunità e una crisi di crescita, se vedo i numeri di quelli che se ne sono andati e chi è arrivato, soprattutto da Sel, il numero è positivo. Siamo aumentati anche nell'ala sinistra. Non è vero che c'è il rischio di smottamento al centro». Parte così, negando derive centriste del suo partito, il premier Matteo Renzi, al videoforum di Repubblica tv. E, ovviamente, non può mancare un riferimento a Pippo Civati: «Chi va via merita tutto il nostro rispetto ma andarsene per far cosa - dice Renzi - Io voglio bene a Civati, ma sono andato a vedere sul suo sito ed è scritto aderisci a Civati, cioè aderisci a un cognome. Dicevano a me che personalizzo ma chi se ne va» sembra che faccia «formazioni personali».



E per quanto riguarda D'Alema «mi pare che dentro il Pd ci siano delle espressioni varie. Con grande rispetto per D'Alema e Bersani, non è che se non ci sono loro non c'è la sinistra che proviene dai Ds, perché la stragrande maggioranza del gruppo dirigente proviene dai Ds, il presidente Orfini, il vicesegretario Serracchiani, poi ci sono i nativi del Pd, poi la sinistra Dc, come Franceschini. Non è che siccome non c'è D'Alema non c'è sinistra: non è che "sinistra è dove ci sono io"». E ha aggiunto: «Se

non c'è D'Alema, mi dispiace per D'Alema, non è detto che mi dispiace per il Paese».



Dal Pd al voto in Campania: «Alcuni candidati mi imbarazzano eccome, però dico che liste Pd sono pulite. Noi siamo intervenuti in modo molto forte sul Pd, Su alcune liste collegate al Presidente si può discutere, ci sono candidati che non voterei neanche se costretto».







E per quanto riguarda il Jobs Act, abolire l'articolo 6 è «assolutamente di sinistra», secondo il premier: «Quello che stiamo facendo sul mercato del lavoro in Italia lo hanno già fatto Schroeder in Germania e Clinton negli Usa. È di sinistra riformista».



«Pensioni, la sentenza non dice che bisogna pagare domani tutto e tutti, dice che il Governo se interviene con la mancata indicizzazione è incostituzionale. Stiamo studiando le carte nel dettaglio, prendiamoci il tempo necessario». Ad ogni modo, si tratta di un problema «ampiamente alla portata» del Governo. ha proseguito Renzi.
Ultimo aggiornamento: 14:00

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