Bossi insulta Casini e i giornalisti
«Ho detto a Silvio: non toccare pensioni»

Sabato 20 Agosto 2011
Umberto Bossi
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ROMA - Dopo aver sentito che cosa ha detto ieri sera Casini, ho telefonato a Berlusconi e gli ho detto: "Ci vediamo, parliamo e ci mettiamo d'accordo, ma non toccare le pensioni, troveremo un'altra via": lo ha detto in serata il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, alla festa del partito ad Alzano Lombardo. Nel suo intervento Bossi ha dedicato la gran parte delle parole al tema delle pensioni, proprio per ribadire l'intransigenza della Lega sul tema. «Le pensioni si lasciano fuori dalla manovra» ha scandito dal palco, dopo aver ricordato che «le pensioni le ha salvate la Lega, nonostante quello che dice quello stronzo di Casini».



Pier Ferdinando Casini è uno «stronzo» e i giornalisti «persone a cui dare quattro legnate» in quanto «delinquenti». Queste le invettive che il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha pronunciato questa sera nel suo intervento alla festa del partito di Alzano Lombardo, con accanto il ministro Roberto Calderoli.



Con il leader dell'Udc, Bossi ce l'ha per la sua posizione sul tema delle pensioni,
che sono state «salvate dalla Lega», nonostante quello che dice Casini. Ma è stato con i giornalisti che il ministro delle Riforme è stato più duro dal palco, visibilmente arrabbiato per i resoconti di stampa sulle sue vacanze. «Ai giornalisti - ha attaccato Bossi - bisognerebbe dare quattro legnate, hanno inventato una grande manifestazione dei centri sociali (a Calalzo di Cadore, ndr) ma non c'è stato niente, solo una macchina è passata con un fischietto». Proprio per questo motivo, ha sostenuto, il leader leghista sarebbe partito antitempo dopo la cena di compleanno di Giulio Tremonti: «Ho detto a Tremonti che non conveniva stare in mezzo ai giornalisti che rompono le palle in continuazione, sono dei delinquenti e vanno riportati sulla strada giusta, altrimenti vadano a fare i muratori». Sono stati invece definiti da Bossi «brutti stronzi» i giornalisti che hanno scritto i reportage da Cadore sui principali quotidiani italiani.



Una manovra equilibrata. «Il momento è difficile, i tagli andavano fatti perchè c'era di mezzo la scomparsa dei risparmi della gente: se non li avessimo salvati, la gente sarebbe venuta a prenderci con il fucile». Umberto Bossi ha parlato così della manovra anticrisi ai militanti alla festa leghista di Alzano Lombardo. Promettendo che ci saranno modifiche a favore degli enti locali, il leader della Lega ha anche osservato che «questa manovra tutto sommato mi sembra equilibrata, poi una soluzione la troveremo».
Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 22:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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