Una notte agitata, passata in ospedale e poi stamattina l'ultimo respiro. Silvio Berlusconi ha passato le ultime ore al San Raffaele dove era tornato dopo un primo, lungo, ricovero durato 45 giorni. Era malato di leucemia. A stroncarlo è stato proprio il tumore che aveva scoperto pochi anni fa (nel dicembre 2021). Il suo midollo non funzionava più: quel tipo di cancro provoca infatti un aumento incontrollato dei globuli bianchi nelle vene, causando difficoltà cardiache e anemie.
Berlusconi, com'è morto?
Era già sfuggito al tumore alla prostata nel 1997 ed era stato operato a cuore aperto nel 2016 per sostituire la valvola aortica. Nel 2019 ha subito un altro intervento ancora, per via di un'occlusione intestinale. Ma ci sono stati anche l'uveite, la cataratta, un problema al menisco. Nel 2020 ha contratto anche il coronavirus. La leucemia mielomonocitica cronica, invece, non gli ha lasciato scampo.
Monitorato anche a casa
A Villa San Martino, ad Arcore, il leader azzurro era costantemente monitorato. Ma le analisi del sangue non erano confortanti. Per cui si è scelto di tornare in ospedale, ufficialmente per «accertamenti programmati per la leucemia cronica che è stato necessario anticipare».
Le ultime ore
All'alba si è capito che l’ex premier non ce l’avrebbe fatta, alle 9 e 30 è avvenuto il decesso. La situazione clinica è precipitata tra domenica e lunedì: il suo medico personale, Alberto Zangrillo lo ha raggiunto a notte fonda al San Raffaele. E i figli sono dovuti correre al capezzale per poterlo vedere un'ultima volta. Chi gli è rimasto accanto fino all'ultimo e il personale medico raccontano di uomo molto provato che però aveva un pensiero fisso: il partito, le sorti della guerra, la politica.
Gli esami del sangue
Quando è tornato in ospedale venerdì scorso gli esami del sangue riportavano valori fuori norma: piastrine e globuli bianchi erano di nuovo "sballati". E allora si è optato per un nuovo ricovero. Era l'ultimo.