Oscar Del Dò è ancora sotto choc. Il pilota che era alla guida dell'aereo Pony 4 delle Frecce Tricolori che si è schiantato a Torino ieri, sabato 16 settembre, non riesce a darsi pace per la morte della piccola Laura, la bambina di 5 anni coinvolta nell'incidente. Un dolore immenso, nonostante la consapevolezza di aver fatto tutto quello che era possibile. ««Sono profondamente addolorato per quello che è successo, sto solo pensando alla piccola Laura». È quanto ha detto ai suoi colleghi, ancora molto scosso e turbato.
A quanto si è appreso, durante gli istanti prima dell'impatto il pilota ha cercato di posizionare l'aereo in modo che evitasse le case. «Ho tenuto finché ho potuto, poi ho dovuto lanciarmi sennò mi sarei schiantato con l'aereo», le sue parole, riportate da La Stampa.
Il dramma a Torino
«Non ho visto quella macchina», ha detto Oscar Del Dò ai suoi superiori, subito dopo l'incidente. La macchina di cui parla, è quella sulla quale viaggiava la piccola Laura, insieme alla sua famiglia. Per una tragica fatalità, si è trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato. Una morte imprevedibile, anche per la dinamica. Non sono ancora chiare le cause che hanno provocato la caduta dell'aereo. Il guasto al motore potrebbe essere stato causato da quello che in gergo si chiama «bird strike», ossia uno stormo di uccelli.
Chi è il pilota
Ai comandi di Pony 4, velivolo delle Frecce Tricolori che si è schiantato dopo il decollo dalla pista di Caselle a Torino, c'era il capitano Oscar Del Dò. Friulano, è entrato nel reparto acrobatico dell'Aeronautica militare nel 2020. Il suo jet MB-359 ha perso quota probabilmente in seguito all'impatto con uno stormo di uccelli e ha finito la sua lunga corsa contro un'auto in transito su una strada che delimita l'aeroporto. Lui si è salvato lanciandosi con il paracadute.
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