Giuseppe Cimarosa, nipote di Matteo Messina Denaro, da sempre ha tenuto con coraggio le distanze con l'ambiente mafioso della Sicilia.
A dirlo all'Adnkronos è uno dei nipoti del boss: da anni ha fatto una scelta di vita diversa, rinnegando quell'ambiente e troncando ogni rapporto con la famiglia del padrino. Cimarosa, quarantenne che è rimasto a vivere nel trapanese feudo di Messina Denaro, ha imparato a «convivere con la paura». «L'ho sempre avuta e sempre l'avrò, ma ho imparato a gestirla», dice Giuseppe che oggi è un regista, istruttore di teatro-equestre e titolare di un maneggio.
Dopo la notizia del capomafia di Castelvetrano, però, sui social sono comparsi centinaia di messaggi di cordoglio alla famiglia. «Sono sgomento. Vedere quanti messaggi di condoglianze e vicinanza ai familiari sono arrivati da parte dei miei concittadini e non solo, persone comuni, mi sconvolge. Sono tanti, troppi. Sono molto demoralizzato. Sono messaggi terribili, ancora di più perché non si tratta di coetanei del boss, tanti sono ragazzi. Anche più giovani di me. È atroce».
Chi è Giuseppe Cimarosa
Rosa Filardo, madre di Giuseppe Cimarosa, è cugina di primo grado del boss mafioso. Il padre Lorenzo, arrestato e incarcerato, finì con il collaborare con la giustizia: è morto nel 2017. L'ultima foto "pubblica" di Matteo Messina Denaro venne scattata al matrimonio tra Rosa Filardo e Giuseppe Cimarosa. Il loro figlio Giuseppe, che ad oggi ha una quarantina d’anni, ha sempre citato come punto di riferimento Peppino Impastato, giornalista ucciso dalla mafia nel 1968.
I messaggi di cordoglio
Anche dopo la morte del boss il fascino del male continua raccogliere fedeli: tanti i messaggi di cordoglio per il padrino condannato all'ergastolo per decine di omicidi compreso quello del dodicenne Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo: nel 1996 il bambino venne strangolato e sciolto nell'acido dopo quasi due anni di prigionia. Nonostante ciò c'è chi sostiene il boss e la sua famiglia.
«Condoglianze alla famiglia», «Riposi in pace e tranquillità», «Che il Signore lo tenga in gloria e lo perdoni, pace all'anima sua». Sono decine i messaggi di questo tenore comparsi su Facebook. «Per me un amico d'infanzia poi ognuno di noi fa le sue scelte di vita, comunque non sta a noi giudicare», scrive Gaspare. «Condoglianze alla famiglia, a me dispiace tanto perché io non giudico nessuno se non vedo - dice Gessica -. A me dispiace tanto sia che è stato preso sia che è morto. Riposa in pace zio Matteo, tranquillo che quasi tutto Castelvetrano è dispiaciuta per la tua morte perché il bene c'è sempre e la morte non si augura a nessuno».
Fortunatamente c'è anche chi si indigna. «Contando il numero di 'condoglianze alla famiglia' si può fare un rapido calcolo della diffusione della cultura mafiosa della cittadina - si legge in un post - E per favore, al prossimo show televisivo non venite a lamentarvi che Castelvetrano viene erroneamente narrata come cittadina mafiosa, ma siate sinceri e palesatevi come sostenitori della mafia quali siete, tutti ed indistintamente. Rinnovo le mie condoglianze a tutte le vittime provocate dal signor Messina Denaro. Che questo momento vi doni un po' di pace».
Mary aggiunge: «Quelli che scrivono condoglianze che problemi hanno? Un po' di rispetto per le vittime?». Elvis prende le distanze: «Leggo i commenti e da castelvetranese provo un' immensa vergogna. La Sicilia è una terra meravigliosa, confido che i nostri figli possano cambiarla in meglio».
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