Packaging riciclabile al 100%, McDonald's apre la strada: il progetto in Italia per educare all'economia circolare

Gli italiani, a tavola, scelgono il riciclo e il rispetto dell’ambiente.

Al via la campagna di sensibilizzazione di McDonald’s per l’economia circolare: l’obiettivo, presentato ieri all’incontro “Innovazione e alleanze nella filiera del riciclo del packaging”, è ridurre l’impatto sull’ambiente, migliorare la raccolta e il riciclo e rendere consapevoli i consumatori.

Parte la collaborazione tra McDonald’s e Altroconsumo con una breve guida pratica e video pillole: vere e proprie istruzioni per i clienti, per favorire la circolarità. McDonald’s, in Italia da 37 anni, ha scelto di utilizzare un packaging 100% riciclabile nei suoi 670 ristoranti su tutto il territorio nazionale, in cui lavorano 32.000 dipendenti e ogni giorno si siedono a tavola 1,2 milioni di clienti. «Abbiamo lavorato per convertire il packaging in carta 100% certificata e riciclabile - ha commentato Dario Baroni, ad McDonald’s Italia - e siamo impegnati nell’educare i nostri dipendenti a un corretto riciclo». Da qui l’idea di trasmettere video chiari e diretti per i clienti: «Vogliamo supportare i consumatori - ha spiegato il direttore generale di Altroconsumo, Alberto Pirrone - ad adottare buone prassi per una corretta raccolta differenziata grazie ad una campagna educativa coinvolgente e stimolante».

Il dibattito si è soffermato anche sulla revisione della legislazione sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, proposta dalla Commissione europea: «Penalizza il packaging alimentare - ha sottolineato Antonio D’Amato, presidente di Seda International Packaging Group - che ha invece un ruolo fondamentale nell’evitare il water stress e lo spreco alimentare, che rappresenta il 30% della produzione mondiale di cibo e produce il 10% della Co2 dell’intero globo, molto di più del 7/8% della Co2 prodotta dall’intera Europa. Inoltre cibi e bevande in contenitori riutilizzabili possono aumentare in maniera esponenziale i rischi di contaminazione e contagio».

Sul tema è intervenuto anche il ministro alle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «Questo governo vuole coniugare gli obiettivi della sostenibilità ambientale con quelli della competitività industriale. Lavoriamo affinché in Europa non si agisca secondo ideologie preconcette ma che venga data libertà alle imprese di ogni Stato diperseguire i propri traguardi industriali con gli obiettivi dettati dalla transizione green e digitale».

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