Messaggi d'odio e cattiverie di ogni genere per il vescovo Giacomo Cirulli, diventato bersaglio dei no vax per aver proibito a sacerdoti e diaconi non vaccinati di distribuire la comunione in chiesa. «Sono stato tempestato di messaggi cattivi», denuncia all'Adnkronos mons.
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«Eppure qui - osserva - da parte dei no vax se ne fa una questione ideologica. Il punto è che l'unica strada per uscire dalla pandemia è il vaccino ma questo in Italia significa prendere attacchi e cattiverie di ogni genere. E oggi sono stati bersagliato da messaggi cattivi dei no vax. Ho ricevuto anche messaggi di ringraziamento, per la verità» ma è ovvio che la cattiveria gratuita fa male ed è difficile da accettare in un contesto di pandemia. Il vescovo Cirulli ha vissuto sulla sua pelle il dolore del Covid: «Io sono stato in fin di vita a novembre 2020 quando i vaccini non c'erano. Io non ho vietato di distribuire l'eucaristia, ma sta di fatto che i sacerdoti che non sono vaccinati non possono distribuire la comunione: per preservare se stessi ma anche gli altri».