Vanna Ugolini, giornalista e scrittrice: «Serve più efficacia sociale dopo gli abusi»

Venerdì 8 Marzo 2019
Vanna Ugolini, giornalista e scrittrice
«Scuse, solo scuse. Hanno assassinato spesso in modo efferato le loro mogli e compagne: eppure, anche a distanza di anni, continuano a cercare di giustificare il loro comportamento».

Carla Caiazzo, il compagno le diede fuoco: «Oltre 40 interventi per sorridere a questo 8 Marzo»

Vanna Ugolini, giornalista de Il Messaggero, ha scritto - insieme con la psicologa Lucia Magionami - il libro “Non è colpa mia”. Voci di uomini che hanno ucciso le donne (Morlacchi Editore), dove sono state raccolte le storie di tre autori di femminicidio. Uomini condannati dalla legge ma poi liberi dopo aver scontato la pena.

Che cosa le hanno raccontato gli assassini?
«Non si sono mai conosciuti tra loro ma le parole che hanno usato sono clamorosamente simili, pur trattandosi di profili molto differenti: un giovane amante delle discoteche, un manager alberghiero e un contadino del Sud».

Ad esempio?
«Nessuno ha voluto ammettere la responsabilità dei femminicidi, attribuendo a fatalità e circostanze l'atto che ha tolto la vita alle loro donne. Uno ha detto che è stata colpa della neve, perché altrimenti quel giorno sarebbe andato a lavorare. Un altro che - proprio quella volta - aveva la pistola carica nel cruscotto dell'auto».

Come nel caso della tempesta emotiva della recente sentenza?
«Già. Abbiamo ucciso due volte quella donna».

Serve denunciare di aver subìto violenza?
«Si, però non basta affatto se non esiste un efficace coordinamento tra istituzioni. La denuncia è un atto eroico, ma le donne vengono lasciate sole».

Cosa suggerisce?
«La vera rivoluzione sarebbe quella di avere poliziotti, magistrati, istituzioni in grado di riconoscere subito la violenza ed i suoi effetti sociali. Bisogna saper tutelare. E non credere più che certi gesti siano dovuti a raptus. L'uomo uccide quando capisce che la donna ha detto l'ultimo no, quello del rifiuto definitivo». 
Ultimo aggiornamento: 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA