Il miracolo è avvenuto questa mattina. Prima l'ansia e poi il sorriso. Un sorriso enorme perché Noemi , la bambina di quattro anni ferita durante un agguato in piazza Nazionale a Napoli si è svegliata. Per i medici dell'ospedale Santobono si tratta di una ripresa formidabile ma per i bambini nulla è eccezionale perché sono più forti di quello che si immagina.
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"Sembri una ragazzina - dice qualcuno rivolgendosi a Tania E. la mamma di Noemi di rimando risponde: "Dottore ma quale ragazzina, ho trent'anni e dopo questa esperienza mi sembra di averne tantissimi di più". Adesso Fabio, Tania e Noemi si stringono forte. È il quadro della famiglia ricomposta. Nessuno osa avvicinarsi alla famiglia. Neanche i parenti. Mamma e papà giocano con la piccola : "Ma come è grande questa manina - dice Tania-, e Noemi le sorride felice anche se sul viso ha la maschera per la ventilazione. Il primo gesto di Noemi è stato proprio quello di cercare con gli occhi il volto di mamma Tania. Che oggi con le lacrime agli occhi ringrazia tutti i medici del Santobono che si sono prodigati per sua figlia e per loro stessi, accogliendoli con amore e dedizione : "Per fortuna in questo mondo spietato esistono anche gli angeli".
Fabio, il papà di Noemi dopo giorni e giorni di tensione, nei quali ha mantenuto la calma per dare forza e coraggio alla sua Tania, appare finalmente sereno. Adesso che si tira il fiato bisogna soltanto pensare a giocare. Perché Noemi resta una bambina, malgrado quello che ha subito. La stanzetta azzurra, il lettino bianco ospedaliero.