Ponza, lite tra fidanzati in barca a vela: cenano e lei lo accoltella. Trovato ferito in spiaggia

Ha raccontato di essere fuggito a nuoto. Nessuno dei due ha voluto fare denuncia

Sabato 22 Luglio 2023 di Stefano Cortelletti
Ponza, lite e coltellate tra fidanzati sulla barca a vela: lui si tuffa e scappa a riva insanguinato

 Prima la cena, poi la lite, le coltellate e la fuga a nuoto. Una vacanza che ha rischiato di finire in tragedia, quella di una coppia di romani che aveva deciso di trascorrere qualche giorno di relax in barca a vela nelle acque cristalline dell’isola di Ponza.

Lui, 34 anni, grafico di professione, proprietario dell’imbarcazione di sedici metri, lei trentenne. Entrambi di buona famiglia: un rapporto messo a dura prova dalla convivenza forzata in uno spazio relativamente ristretto, nonostante tutti i comfort.


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IL RITROVAMENTO

La storia inizia dal Frontone, una delle spiagge più gettonate dell’isola, in questi giorni invasa di turisti da tutta Italia e da vip. È lì che il 34enne è stato trovato l’altra mattina all’alba da un bagnino: era sul suo tender, senza motore, sanguinante e in stato confusionale, a pochi metri dalla riva. Cercava di remare con un solo braccio, verso il largo. «Siamo stati chiamati da un vicino che ci ha segnalato la presenza di un uomo ferito a riva», racconta Alessandro Scotti presidente della cooperativa “Frontone Village”, che si occupa di noleggio di lettini e ombrelloni. «Ci ha detto di aver litigato con la fidanzata, che lei a notte fonda lo aveva aggredito e che era dovuto andare via dalla barca». .

 

Sul corpo aveva diversi graffi, presumibilmente provocati da un’arma da taglio. «Ci ha chiesto di essere riaccompagnato a bordo della barca, ormeggiata a poche centinaia di metri. Una volta arrivati ci ha detto che ce ne potevamo andare, che poteva gestire da solo la situazione e che avrebbe svegliato la compagna, che stava dormendo», ricorda ancora il soccorritore, che però riferisce anche una frase particolare. «Prima di andarcene l’uomo ci ha detto, ma non so se era una battuta: se mi succede qualcosa, sapete di chi è la colpa». I due si sono allontanati per tornare al Frontone e continuare la giornata lavorativa. Tuttavia, preoccupati per la situazione, hanno continuato a tenere d’occhio da lontano l’imbarcazione della coppia.

IL RACCONTO
«Dopo una ventina di minuti, dalla riva abbiamo visto i due che discutevano animatamente sul ponte e abbiamo deciso di avvicinarci di nuovo alla barca a vela». A quel punto il 34enne si è tuffato in acqua ed è salito a bordo del gommone per farsi riportare a riva. Sotto lo scafo, sul fondale, i soccorritori hanno notato di tutto: il motore del tender, un computer, vestiti e diverse imbottiture del natante. Segno di una lite violentissima. A poppa alcuni schizzi di sangue. Tornati in spiaggia, Scotti e il bagnino hanno chiamato i finanzieri del reparto aeronavale di Gaeta, supportati dalla capitaneria di porto. Le fiamme gialle hanno raggiunto la barca a vela e prelevato la donna, dopo aver perquisito a fondo l’imbarcazione. Entrambi i protagonisti della lite sono stati medicati al pronto soccorso dell’isola e poi ascoltati dai finanzieri. Hanno riferito della lite per motivi di gelosia e si sono accusati a vicenda, ma nessuno dei due ha sporto denuncia e, vista la prognosi di pochi giorni per entrambi, la questione è finita senza alcun fascicolo aperto in procura.


«La cosa strana è che la sera stessa quella coppia è tornata in spiaggia insieme per recuperare ciò che era rimasto a riva, compreso il tender, e sempre insieme i due sono tornati sulla barca a vela», conclude Alessandro. Pace fatta e nessun risvolto penale, ma le fiamme gialle verificheranno come un grafico possa permettersi un’imbarcazione del valore di diverse centinaia di migliaia di euro. Vacanze finite per i due, ma forse non i problemi.

Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 09:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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