Matteo Di Pietro condannato a 4 anni per l'incidente a Roma: causò la morte di un bimbo di 5 anni. Lo youtuber ha patteggiato: «Provo dolore»

Era alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell'incidente, avvenuto lo scorso 14 giugno a Casal Palocco, in cui è morto un bambino di 5 anni

Mercoledì 31 Gennaio 2024
Matteo Di Pietro condannato a 4 anni per l'incidente a Roma: causò la morte di un bimbo di 5 anni. Lo youtuber ha patteggiato: «Provo dolore»

Ha patteggiato una condanna a 4 anni e 4 mesi Matteo Di Pietro, il giovane youtuber dei "Theborderline" che era alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell'incidente, avvenuto lo scorso 14 giugno a Casal Palocco, in cui è morto un bambino di 5 anni.

Il piccolo viaggiava con la mamma e la sorellina rimaste ferite nello scontro. Dopo il parere favorevole della procura oggi il gip ha dato l'ok al patteggiamento.

Le accuse

Le accuse nei confronti di Di Pietro, presente in aula, sono di omicidio stradale aggravato e lesioni perché «per colpa consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia» e «inosservanza delle norme sulla circolazione stradale avendo tenuto una velocità eccessiva (di circa 120 Km/h) su via Di Macchia Saponara in rapporto al limite imposto (50 km/h) e - secondo il capo di imputazione - comunque non adeguata alle caratteristiche e alle condizioni della strada urbana percorsa ed all'approssimarsi ad una intersezione, non riusciva ad arrestare tempestivamente il veicolo ed andava a collidere travolgendola contro la parte laterale destra della Smart For Four che proveniva dal senso opposto di marcia ed aveva intrapreso, quando la Lamborghini era a circa 90 metri di distanza, una svolta a sinistra su via Archelao di Mileto, e così cagionava la morte» del bambino e «lesioni personali» alla madre e alla sorellina della vittima.

 

Lo scorso 22 giugno il gip aveva disposto gli arresti domiciliari sottolineando come aveva noleggiato il Suv Lamborghini con «l'unico ed evidente fine di impressionare e catturare l'attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all'interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h».

Lo youtuber in aula

«Ha espresso le sue scuse, il suo dolore. Ha riconosciuto nuovamente la sua responsabilità, come aveva già fatto nell'interrogatorio e ha espresso anche il suo desiderio di impegnarsi in futuro in progetti che riguardano la sicurezza stradale. Quindi un suo impegno sociale che lui stesso ha definito come 'obiettivo socialè». È quanto ha detto l'avvocato Antonella Benveduti, difensore dello youtuber Matteo Di Pietro.

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