Bimba colpita in testa da un proiettile mentre gioca in un parco, choc a Livorno. I genitori: «Vogliamo sapere chi è stato»

Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto un individuo sparare in direzione del parco

Giovedì 6 Luglio 2023
Choc a Livorno, bimba di 11 anni colpita in testa da un proiettile mentre gioca in un parco, i genitori: «Vogliamo sapere chi è stato»

Una vicenda assurda, quella avvenuta la sera del 1 luglio in un parco  pubblico del quaritere "Corea", a Livorno: una bambina di 11 anni è stata colpita alla testa da un proiettile vagante, mentre giocava tranquillamente con altri coetanei sotto gli occhi di alcuni familiari. 

Di colpo, la ragazzina ha avvertito un forte dolore alla nuca. Portata in ospedale tramite un'ambulanza, la ragazzina è stata medicata e dimessa con tre giorni di prognosi: tutti - medici compresi - pensavano che fosse stata colpita da un semplice pallino di plastica. Ma in realtà, la situazione era più grave.

Infatti, la ragazzina ha continuato ad accusare un forte dolore alla testa, anche dopo essere uscita dall'ospedale. Quindi è stata riaccompagnata alla struttura sanitaria, dove i medici l'hanno sottoposta a una Tac per vederci chiaro. Il responso dell'esame ha fatto venire un brivido lungo la schiena a tutti: un pallino di piombo, di pochi millimetri, si era conficcato nel cuoio capelluto della bambina. Se fosse penetrato più in profondità, le avrebbe potuto provocare serissimi danni, nonostante le piccole dimensioni. Per fortuna il proiettile - forse sparato da un'arma da soft air - è stato estratto dai medici e la bambina di nuovo rilasciata dall'ospedale, questa volta con sette giorni di prognosi. 

Le indagini 

I genitori della bambina hanno raccontato la vicenda vissuta a Il Tirreno, mentre la squadra mobile di Livorno ha aperto un'indagine. In realtà, le pattuglie erano già arrivate al parco insieme ai soccorsi, dopo i lamenti di dolore della bambina: alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto un individuo sparare con un'arma ad aria compressa, proprio in direzione del parco.

In seguito, gli agenti avrebbero identificato un pensionato residente in zona, ritenuto sospetto. La sera stessa lo hanno portato in questura, insieme alla moglie, per interrogarlo. Buco nell'acqua: il pensionato si è dichiarato completamente estraneo ai fatti e contro di lui non è emersa nessuna prova concreta. Quindi è stato rilasciato.

Ma le indagini continuano: ci sarà da stabilire chi ha sparato, in che circostanza, con quale arma. E soprattutto, le sue responsabilità sull'accaduto. A chiederlo sono sopratutto i genitori della bambina colpita. Sono scossi, ma al tempo stesso determinati: «Ora vogliamo sapere chi ha sparato a nostra figlia».

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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