Baby squillo, scoperto un giro
di nuovi clienti. Mussolini
a messa con il marito indagato

Lunedì 17 Marzo 2014 di Cristiana Mangani
Baby squillo, scoperto un giro di nuovi clienti. Mussolini a messa con il marito indagato
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ROMA - un po’ come l’effetto domino: se cade un tassello se li trascina dietro tutti. La stessa cosa che, pare, stia accadendo nell’indagine sulle minorenni che si prostituivano ai Parioli: un cliente tira l’altro. E così, la settimana che si apre sarà per la procura molto complicata. Non soltanto verranno riascoltati tutti quei clienti per i quali la responsabilità è già stata accertata, ma nuovi nomi stanno per finire sul registro degli indagati, persone finora rimaste fuori dall’inchiesta. Dei 40 già individuati, venti sono stati iscritti, e altri stanno per entrare anche loro nel fascicolo. Perché il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristiana Macchiusi sono riuscite a individuare posizioni che non erano ancora emerse. Dieci, poi, identificati grazie ai tabulati e alle intercettazioni, hanno già chiesto il patteggiamento.



IN CHIESA

Tra questi sembra non ci sia, almeno per ora, Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini. Il manager ha ammesso di aver avuto rapporti a pagamento con una delle ragazzine, anche se ha sostenuto davanti ai pm di non sapere che fossero minorenni. Floriani si era presentato spontaneamente in procura: voleva chiarire la sua posizione. È stato iscritto per prostituzione minorile e questo ha fatto precipitare nell’inferno il suo matrimonio. La moglie lo ha allontanato di casa, anche se i figli e i parenti, sembra stiano facendo quadrato per aiutarli a recuperare il rapporto. Tanto che, ieri, Mauro e Alessandra sono andati insieme alla messa delle 12, nella chiesa che frequentano da sempre.



L’INTERROGATORIO

Non si allenta, comunque, la tensione intorno ad un’inchiesta che sta facendo tremare tutti coloro che sanno di aver avuto a che fare con Agnese e Angela. Oggi, alla presenza del suo avvocato Raffaella Scutieri, verrà nuovamente sentito Mirko Ieni, considerato il dominus del giro di prostituzione: un nuovo interrogatorio di garanzia dopo la terza ordinanza di custodia cautelare per avere sfruttato altre due ragazze, questa volta 19enni, e averne filmata una durante un rapporto sessuale con un cliente. Tutto questo mentre l'inchiesta sullo sfruttamento volge al termine e per i primi sei indagati la procura si accinge a chiedere il rinvio a giudizio: Ieni, Nunzio Pizzacalla, Mario De Quattro, la madre della ragazzina più piccola, i clienti Riccardo Sbarra e Marco Galluzzo.



I VERBALI

Continuano, poi, a filtrare dalle pagine del verbale dell'incidente probatorio, altri particolari su tutti quegli uomini che pagavano per frequentare Agnese e Angela: buona parte pare fosse al corrente della giovanissima età delle ragazzine. Anche perché in alcuni casi, su suggerimento dello stesso Ieni, i rapporti a pagamento erano consumati nelle stanze esterne di un motel. «Era Mirko (Ieni, ndr) - dice una delle due nell’incidente probatorio - a dire ai clienti di prendere la stanza fuori, così quelli del centralino del motel non ci vedevano e non ci chiedevano i documenti». Clienti dunque «accorti» ma anche esigenti che non si facevano scrupolo di postare «recensioni negative» sul sito web dove Ieni aveva messo i contatti delle due. Recensioni negative dove lamentavano magari ritardi o toni sgarbati delle due. «Alla fine siamo due ragazzine - dice la più piccola in sede di incidente probatorio - non eravamo sempre puntuali. Magari a volte ci innervosivamo e non eravamo proprio cortesi. E Ieni si lamentava, per lui dovevamo lavorare tutti i giorni».
Ultimo aggiornamento: 18:45

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