La fake news su Alessandro Impagnatiello "evirato dai detenuti". L'avvocato: «È in carcere e sta bene»

Il legale dell'uomo accusato di aver ucciso Giulia Tramontano è intervenuto sul caso

Giovedì 3 Agosto 2023
Alessandro Impagnatiello evirato in carcere dai detenuti? Ecco cosa sappiamo

Alessandro Impagnatiello evirato in carcere dai detenuti”. È questa la notizia data da alcuni alcuni siti online e ripresa da Guendalina Canessa, ex concorrente del Grande Fratello con 634 mila follower su Instagram. “Una notizia assolutamente falsa, che smentisco.

L’ho visto proprio ieri”, dice a Repubblica. Samanta Barbaglia è l’avvocata di Alessandro Impagnatiello, l’uomo di trent’anni in carcere per aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, lo scorso 27 maggio a Senago.

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Il parere dell'avvocato

Notizia falsa. Lo sottolinea l’avvocata Barbaglia, che dice di aver incontrato il detenuto mercoledì due agosto. Anche il Garante dei detenuti del Comune di Milano, Francesco Maisto, ha assicurato al Riformista: “Non è vero nulla, si tratta di una grandissima bufala. Impagnatiello sta bene e si trova in un reparto separato del carcere e monitorato”.

Le indagini

A settembre sono attesi i risultati degli accertamenti disposti nelle scorse settimane. Dall’autopsia – Tramontano, 29 anni, è stata uccisa almeno 37 coltellate nella casa dove viveva con Impagnatiello – ai rilievi scientifici nell’appartamento. Mentre il prossimo 10 agosto saranno svolti nuovi accertamenti dai Ris di Parma su reperti biologici trovati in casa.

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Il 10 agosto gli accertamenti del Ris

È previsto anche un match su un capello tra gli accertamenti fissati per il prossimo 10 agosto nei laboratori del Ris di Parma in modo da escludere che sia di una terza persona coinvolta nell'occultamento del cadavere di Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza dal suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, lo scorso 27 maggio nella loro villetta a Senago, nel milanese. Il capello, da quanto è stato riferito dal legale dei familiari di Giulia, è stato rinvenuto nel cellophane usato per avvolgere il corpo martoriato della giovane e si presume appartenga o a lei o a Impagnatiello. Ma su questo inquirenti e investigatori vogliono avere la certezza per scartare l'ipotesi, da tempo tramontata, di un complice del barman nella fase successiva all'omicidio. Oltre al capello, gli accertamenti irripetibili riguarderanno il materiale usato per nascondere il cadavere e i reperti biologici rinvenuti in casa. Riguardo invece agli esiti delle analisi sui pc e il tablet sequestrati nella casa della coppia, su ammoniaca, candeggina, guanti di lattice, sacchi della spazzatura e tutto quello che è stato usato per pulire la scena del crimine, sono attesi dopo la pausa estiva.

Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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