Giulia Tramontano, su Instagram la dedica straziante della sorella Chiara un mese dopo l'omicidio: «Senza te e Thiago è il vuoto»

Il nuovo messaggio della sorella 26enne della vittima, uccisa dal fidanzato a Senago lo scorso 27 maggio.

Martedì 27 Giugno 2023 di Lorenzo Bonuomo
Giulia Tramontano, su Instagram la dedica straziante della sorella Chiara un mese dopo l'omicidio: «Senza te e Thiago è il vuoto»

È trascorso un mese esatto dalla morte di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa a coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, suo convivente a Senago, nel milanese. Il dolore dei familiari e dei conoscenti è ancora fortissimo. Per ovvie ragioni. Soffrono i genitori, gli amici, la comunità di Senago. E soffre anche Chiara, la sorella 26enne di Giulia. A lei e al piccolo Thiago, suo nipotino mancato, Chiara Tramontano ha voluto dedicare una storia su Instagram.

Il contenuto è da brividi. 

La dedica mostra due foto, una datata 1997 e l'altra 2020: in entrambi gli scatti le due sorelle sono abbracciate ai genitori. Prima da bambine, poi da giovani adulte. Sotto le foto di famiglia c'è uno spazio completamente nero, riempito solo da una scritta bianca che recita: «2023, oggi è un mese senza di te e Thiago. É il vuoto». 

Non è stata questa, la prima dedica per Giulia diffusa via social da Chiara, dopo l'omicidio dello scorso 27 maggio. Il 2 giugno seguente, la 26enne aveva già scritto un altro straziante messaggio: «Noi saremo sempre quel fiore appoggiato alla tua spalla. Vi sorreggeremo entrambi, saremo come nuvole e guarderemo sempre in alto. Io vorrei urlarlo al mondo come mi sento, ma le parole mi muoiono in gola. Perché io sono morta lentamente in questi cinque giorni. Noi siamo morti. Perché tu non sia mai sola».

 

Chi è Chiara Tramontano

Chiara Tramontano, 26 anni, è la secondogenita di Franco e Luciana Tramontano, entrambi campani e residenti ancora a Napoli. A differenza della sorella maggiore, che abitava a Senago, in provincia di Milano, Chiara risiede a Genova, dove lavora come ricercatrice all'Istituto Italiano di Tecnologia. Punto di approdo dopo due lauree e un dottorato di ricerca conseguiti all'Università Federico II di Napoli, dove ha studiato biotecnologie e nanomedicina.

Il punto sulle indagini

Proseguono, coordinate dalle Pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella, le indagini della Procura di Milano per far luce sui dettagli dell'omicidio di Giulia Tramontano. Alessandro Impagnatiello, finora unico indiziato, ha confessato l'omicidio e si trova in custodia cautelare nel carcere di San Vittore, in attesa di processo. Su di lui pendono accuse di omicidio premeditato e aggravato, procurata interruzione di gravidanza (in merito alla morte del piccolo al settimo mese di gestazione) e occultamento di cadavere. Ma ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. 

In primis gli esami tossicologici sul corpo di Giulia e del piccolo Thiago: si vuole chiarire una volta per tutte se l'assassino ha usato il veleno per topi, rinvenuto dai carabinieri nel suo zaino, per tentare di uccidere la compagna già nei giorni precedenti al delitto. 

Resta poi l'incognita su eventuali complici, che potrebbero aver aiutato Impagnatiello a nascondere il corpo della fidanzata. Ma non sono emersi indizi che possano mettere in dubbio la ricostruzione fatta dallo stesso Impagnatiello durante sua confessione: avrebbe agito completamente da solo. Non c'è traccia del cellulare della giovane: il killer ha detto di averlo gettato in un tombino tra la fermata Comasina e il parcheggio d’interscambio. Ma non è ancora stato trovato. 

Domani, mercoledì 28 giugno, i Ris di Parma effettueranno gli esami «irripetibili» sui campioni di sangue trovati nel palazzo e sugli oggetti sequestrati nell’appartamento di via Novella, dove viveva la coppia. I legali del barman 30enne, Giulia Geradini e Samantha Barbaglia, non hanno nominato consulenti di parte. Come riporta il Corriere della Sera, per ora non sono in programma nuovi interrogatori per Impagnatiello.

Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA