Insegnanti scendono nelle piazze:
il 20 maggio sciopero generale

Mercoledì 11 Maggio 2016
Insegnanti scendono nelle piazze: il 20 maggio sciopero generale
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ROMA - La questione centrale è il contratto, non rinnovato da sette anni. Ma sul tavolo ci sono anche il ripristino di corrette relazioni sindacali, le modifiche alla legge 107, la libertà d'insegnamento, il riconoscimento del ruolo del personale Ata, la risoluzione del problema del precariato, le modalità della valutazione, e molto altro. Alla vigilia dello sciopero, con boicottaggio dei test Invalsi alle Superiori, deciso dai Cobas (ma pure la Gilda ha scelto domani per la sua protesta e le associazioni studentesche invitano al sabotaggio delle prove), i sindacati Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals-Confsal hanno riepilogato le ragioni del loro sciopero in calendario per il 20 maggio con il coinvolgimento di tutto il personale scolastico. Una protesta - hanno spiegato - che «vuole alzare un grido d'allarme per un'istituzione importante quale è la scuola». Lo sciopero, dal quale sono esonerati i docenti impegnati nel concorso a cattedra, si articolerà in iniziative a livello territoriale la cui mappa definitiva verrà messa a punto nelle prossime ore. In parecchie città sono previsti cortei e presidi davanti alle prefetture. E i sindacati, a sostegno delle loro rivendicazioni, hanno anche avviato nelle scuole una raccolta di firme che in questa prima tranche ha superato quota 150.000. «Il primo obiettivo rimane il contratto» ha sottolineato il segretario generale della Flc, Mimmo Pantaleo puntando l'indice contro l'operazione del Governo che «decontrattualizza il rapporto di lavoro legificandolo in modo abbondante». «Serve - ha invocato - il ripristino di relazioni sindacali serie». 
Ultimo aggiornamento: 18:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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