Samantha Cristoforetti, prima giornata in Italia per l'astronauta dei record: incontri con Mattarella e Renzi

Lunedì 20 Luglio 2015 di Paolo Ricci Bitti
Samantha Cristoforetti, prima giornata in Italia per l'astronauta dei record: incontri con Mattarella e Renzi
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«Buongiorno capitano Cristoforetti, ben ritornata in Italia: mi sembra che sia in gran forma». «Sì, grazie - dice la prima astronauta italiana entrando nel salone della Casa dell'Aviatore - davvero tutto ok.

Il riadattamento alla gravità terrestre non è facile ma procede molto bene. Dove ci mettiamo per le foto?».

Spostandosi quasi alla stessa velocità con cui sfrecciava attorno alla Terra sulla stazione internazionale (28.800 km l’ora), Samantha Cristoforetti ha trascorso qualche ora a Roma per poi rientrare nel tardo pomeriggio a Colonia nella sede dell’Agenzia spaziale europea.

Divisa dell’aeronautica militare e, come sempre, solo il piccolo vezzo dei mini-orecchini di perla: i capelli neri sono di nuovo corti e a caschetto e non più a colbacco fluttuante, il ”taglio antigravitazionale” che l’ha resa ancora più popolare.

Una visita-razzo per quella è stata comunque la sua prima giornata in Italia dopo il rientro, l’11 giugno scorso, al termine della missione Futura che le ha permesso di diventare la astronauta che in assoluto ha trascorso più giorni consecutivi nello spazio: 199 (e sette ore, per essere precisi).

Solo appuntamenti istituzionali e - chissà perché - nessun incontro con la stampa per sua questa prima tappa italiana che nelle prossime settimane sarà seguita da un breve periodo di vacanze in famiglia nel veronese, a Lazise, sul lago sul Garda, dove si sono trasferiti i genitori dopo aver lasciato l’attività di albergatori a malé, in Trentino. La Cristoforetti si è comunque sentita in famiglia anche a Roma: ha fatto base nella Casa dell’Aviatore, nel complesso del Palazzo dell’Aeronautica.

Inizialmente era previsto che qui si cambiasse d’abito, dalla divisa dell’aeronautica alla tuta azzurra degli astronauti dell’Esa, ma poi si è deciso che il capitano pilota restasse in divisa anche per l’incontro con il premier Matteo Renzi con il quale ha pranzato verso le 13. Trafelatissima, ma sempre cordiale pur ingabbiata nella rigidissima scaletta degli impegni, alla casa dell’Aviatore l’astronauta ha ricevuto tantissimi complimenti da coloro che, nella sorpresa generale, se la sono vista comparire davanti. Anche qualche ospite straniero non ha nascosto l’ammirazione per il capitano che qui al Circolo degli ufficiali in viale dell'Università ha partecipato anche a due incontri post missione.

La sua giornata romana era iniziata al Quirinale dove il presidente Sergio Mattarella l’ha insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, il generale Pasquale Preziosa, il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, e il Capo dell'Ufficio di coordinamento del direttorato del volo umano e operazioni dell'Agenzia Spaziale Europea, Elena Grifoni Winter. «Capitano Cristoforetti lei è stata seguita con affetto e ammirazione da tutti gli italiani». Le ha detto Mattarella, come riporta l'account twitter del Quirinale.

«Il presidente ha espresso il suo apprezzamento per la missione Futura che, naturalmente, non è un merito mio come individuo, ma chiaramente» il capo dello Stato «ha espresso il suo apprezzamento all'Agenzia Spaziale Italiana, all'Agenzia Spaziale Europea, all'Aeronautica militare, quindi al sistema Paese che ha funzionato bene ed ha dato la possibilità di svolgere con successo una molteplicità di attività sulla Stazione Spaziale Internazionale» ha poi detto la Cristoforetti.

Dopo l'incontro con il presidente Mattarella, l'astronauta è stata ospite a Palazzo Chigi del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, un incontro «molto positivo e dal quale è emerso come anche il nostro premier sia convinto che la nostra prima donna astronauta sia la punta di diamante di un settore cruciale per il nostro Paese». È il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, a commentare così il colloquio.

"Con Renzi - prosegue Battiston - si è parlato molto di programmi spaziali di peso quali Galileo, in cui l'Italia è molto impegnata, e della vita della Stazione Spaziale Internazionale da allungare oltre il 2020. Sull'Iss l'Italia ha investito molto, basti pensare che ben oltre il 60% del primo avamposto umano nello spazio è stato realizzato dall'Italia con il supporto di molte imprese italiane".

"Mi sono adatta allo spazio bene e rapidamente, riadattarsi alla Terra è invece più difficile, abituarsi alla leggerezza dello spazio è molto facile, riabituarsi alla pesantezza della Terra richiede un pò più di tempo e di sforzo". Aveva intanto detto la Cristoforetti al Quirinale. La Stazione Spaziale Internazionale, «è il luogo dove mi sono sentita a mio agio fin da subito, dove ho desiderato arrivare per tanti anni, l'ambiente per il quale sono stata addestrata a lavorare ed è un posto bello, a me piace chiamarlo l'avamposto dell'umanità nello spazio». «Sulla Iss, si lavora bene, si lavora in squadra con i colleghi, con il centro a Terra» certo «è un ambiente anche estremamente complesso, internazionale dove bisogna far lavorare tante culture» ma «è un ambiente bello dove si respira la dedizione delle persone».

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