Non è possibile immaginare un intervento normativo per reintrodurre l'insegnamento del latino nelle scuole medie, tuttavia, se deliberato dai collegi dei docenti nell'ambito dell'autonomia riconosciuta ai singoli istituti, può essere una scelta opportuna «per valorizzare l'eredità della tradizione greca e latina, così da trasmetterla alle studentesse e agli studenti, non soltanto come patrimonio del passato, ma come chiave di interpretazione e di lettura della contemporaneità».
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Rispondendo all'interrogazione, il ministro «concorda nel riconoscere il valore formativo delle lingue classiche essenziali per comprendere il presente e per sviluppare i saperi fondamentali che conducono alla riflessione e alla più ampia conoscenza del mondo e della società moderni, allo spirito critico e al ragionamento necessari per l'emancipazione delle alunne e degli alunni, per la cittadinanza europea e per la difesa dei valori comuni».
Tuttavia, spiega l'esponente dell'Esecutivo, «un'eventuale reintroduzione di tale disciplina richiederebbe, un intervento normativo di tipo regolamentare che vada ad incidere sull'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola secondaria di primo grado con una rimodulazione dell'intero piano di studi e dei relativi quadri orari». In ogni caso «è importante considerare che i collegi dei docenti possono, nell'ambito delle prerogative concesse dal 'Regolamento sull'autonomia delle istituzioni scolastichè, attivare insegnamenti e potenziare discipline, nel limite massimo del 20 per cento dell'orario delle lezioni. Alla luce di tale quadro di riferimento, si può ritenere, pertanto, che il piano triennale dell'offerta formativa delle scuole secondarie di primo grado possa prevedere, se opportunamente deliberato, anche l'insegnamento del latino». «In tal modo, già a partire dalle scuole secondarie di primo grado -conclude Bianchi- si potrà valorizzare l'eredità della tradizione greca e latina così da trasmetterla alle studentesse e agli studenti, non soltanto come patrimonio del passato, ma come chiave di interpretazione e di lettura della contemporaneità».
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«Sono lieta del fatto che oggi sia giunta una notizia attesissima da tutto il mondo della scuola. Finalmente sono state pubblicate, sul sito del Ministero dell'Istruzione, le date delle prove per il concorso ordinario scuola secondaria. Le prove si terranno dal 14 marzo al 13 aprile e coinvolgeranno migliaia di candidati. A tutti il più sincero in bocca al lupo, la scuola italiana ha estremo bisogno della loro competenza e del loro entusiasmo». Così la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia.