Clemente Mimun vende la villa a Sabaudia (con accesso alla spiaggia) dopo le cause con il Comune: «Non voglio problemi»

Il giornalista ha vinto il ricorso al Tar, ottenendo l'annullamento dell'ordinanza che gli imponeva di tenere aperto il varco che attraverso la sua proprietà consente di raggiungere la spiaggia, ma ha deciso di vendere comunque

Giovedì 27 Aprile 2023
Clemente Mimun vende la villa a Sabaudia (con accesso alla spiaggia) dopo le cause con il Comune: «Non voglio problemi»

Dopo anni e anni di estati passate sulle dune di Sabaudia, nella sua splendida vista con accesso alla spiaggia, Clemente Mimun dice addio al suo buen retiro e vende la villa al mare. E dire che il giornalista ha vinto anche il ricorso al Tar, ottenendo l'annullamento dell'ordinanza che gli imponeva di tenere aperto il varco che attraverso la sua proprietà consentiva di raggiungere la spiaggia . Niente da fare: Mimun ma ha deciso di vendere la villa. Lo scrive La Repubblica.  «Non voglio conflitti», ha dichiarato in recenti interviste il direttore del Tg5.

Il braccio di ferro con il Comune, che sta cercando una soluzione per garantire l'accessibilità e soprattutto la sicurezza ai bagnanti che intendono recarsi sul litorale nella zona di Torre Paola, aveva fatto discutere. Le recinzioni delle ville, nel corso del tempo, ha creato una sorta di lungomuro. Pochi gli accessi per superare la duna. Il Tribunale amministrativo, a fine marzo, ha però accolto il ricorso di Karen Rubi, moglie del direttore, e quella che è sempre stata definita "villa Mimun" e a quelli delle ville antistanti, i cosiddetti frontisti. Una vittoria che non ha però convinto il giornalista a restare a Sabaudia. Ha preferito vendere la villa ed evitare futuri problemi.

Cosa è successo

La prima vittoria il giornalista l'aveva incassata già a settembre 2022 quando i giudici amministrativi, pronunciandosi sulla questione, avevano disposto la sospensione dell'atto del primo cittadino consentendo a Mimun e ad altri proprietari di abitazioni di chiudere il cancello evitando il passaggio dei bagnanti nella loro proprietà. Poi la vittoria del ricorso al Tar. La motivazione della decisione è fondata sulla impossibilità per il sindaco di «sottrarre la proprietà ai legittimi proprietari mediante un atto d'imperio con riferimento ad un varco che non è mai stato pubblico». Nel procedimento si erano costituiti il Comune di Sabaudia ed il Codacons che hanno difeso la propria posizione sostenendo la necessità di lasciare il sentiero aperto al pubblico mentre il Ministero, costituitosi anch'esso, ha mostrato una posizione più critica rispetto al provvedimento del sindaco Mosca.

La villa con accesso alla spiaggia


La moglie di Mimun era proprietaria dell'immobile e altri dieci titolari di abitazioni avevano impugnato l'ordinanza ed avevano ottenuto la sospensiva. All'indomani dell'ordinanza il direttore del Tg5 si era limitato a dire: «Ne prendo atto, ma se il provvedimento viola i miei diritti se ne occuperanno gli avvocati». E così è stato. «Abbiamo comprato questa proprietà - aveva aggiunto - con una servitù di passaggio, quel cancello mi fu imposto per garantire ai proprietari delle ville sul lago di arrivare al mare». La tesi che i giudici avevano accolto: quel varco non è mai stato pubblico. Ora al Comune di Sabaudia e agli altri soggetti eventualmente interessati a far riaprire il varco non resta che impugnare la sentenza al Consiglio di Stato. Ma non dovranno più vedersela con Mimun. 

Ultimo aggiornamento: 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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