La devastazione provocata dell'alluvione che ha duramente colpito Emilia Romagna e Marche in queste ultime ore, è sotto gli occhi di tutti.
Si tratta di fenomeni che, in Italia, non sono rari: il 94% dei comuni - secondo l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) - si trova a rischio idrogeologico. In particolare, quelli del Centro della Penisola. Non a caso, nel nostro Paese si verificano ogni anno circa il 70% di tutti i fenomeni franosi europei.
Nonostante questo, non è sempre facile prevedere l'insorgenza dei fenomeni, e quindi essere allertati in anticipo. Per questo, è di vitale importanza, per tutti i cittadini, sapere cosa fare e come comportarsi in caso di alluvione. Ecco dunque le regole da seguire per affrontare al meglio le situazioni di emergenza.
Cosa fare durante l'allerta
L'allerta è il momento che precede il fenomeno alluvionale. già in questa fase si possono seguire indicazioni utili per affrontare al meglio le situazioni di emergenza:
- É importante avere un'idea delle alluvioni tipiche del proprio territorio: se si sono verificate in passato, è possibile che accadano di nuovo in futuro;
- Tenersi informati sulle possibili criticità del territorio e le contromisure adottate dal proprio Comune di residenza;
- Individuare gli strumenti che gli enti locali utilizzano per diramare l’allerta e tenersi informati costantemente;
- Assicurarsi anche che la scuola o il luogo di lavoro ricevano le allerte e abbiano un piano di emergenza per il rischio alluvione;
- Nell'eventualità di doversi spostare dalla propria abitazione, valutare bene il tragitto da seguire, cercando di evitare le zone allagabili;
- Se nella propria famiglia ci sono persone che hanno bisogno di particolare assistenza, occorre verificare che nel Piano di emergenza comunale siano previste misure specifiche per tutelarle;
- Riflettere bene se è il caso di metteere al sicuro l'auto o altri beni, altrimenti lascia perdere;
- Proteggere con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage ed evitare di conservare all'interno di essi beni di valore: di solito questi locali sono i primi ad allagarsi.
- In queste situazioni è importante ancor di più rispettare l'ambiente: se si nota la presenza di rifiuti ingombranti, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti ecc. occorre segnalarli al Comune;
- Tenere in casa copia dei documenti, una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile e assicurarsi che ognuno sappia dove siano;
- Condividere con gli altri le informazioni sull’allerta e sui comportamenti corretti da tenere è senz'altro utile.
Cosa fare in caso di alluvione al chiuso
Quando si è già entrati nella fase dell'alluvione vera e propria, di norma è meglio restare in casa. Ma anche tra le mura domestiche, occorre seguire una serie di raccomandazioni specifiche indicate dalla Protezione Civile:
- Non scendere in garage, seminterrati e cantine allagate per recuperare oggetti: può essere molto pericoloso;
- Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l'auto: la vita umana è più importante;
- Chiudere subito il gas e disattivare l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere mai l'acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata;
- Se ci si trova in un seminterrato o al piano terra, meglio salire ai piani superiori dell'edificio, prestando assistenza alle persone vulnerabili (anziani, disabili, bambini piccoli, donne incinte);
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Tenersi informati sull'evolversi della situazione ma allo stesso tempo limitare l'uso del cellulare: tenere sgombre le linee telefoniche facilita i soccorsi;
Cosa fare in caso di alluvione all'aperto
Durante l'alluvione, la regola generale è quella di evitare gli spostamenti inutili. Ma se uscire di casa è fondamentale, allora è importante farlo seguendo una serie di accorgimenti:
- All'aperto è fondamentale innanzitutto prestare attenzione a dove si cammina, in particolare alla possibile presenza di voragini, buche, tombini aperti ecc...;
- Evitare il più possibile di transitare in strade allagate e in preda a forti correnti: per la velocità con cui scorre l'acqua, anche pochi centimetri possono far perdere l'equilibrio.
- É anche importante evitare di usare sottopassi, perché si allagano più facilmente. Meglio non sostare troppo vicino agli argini di un corso d'acqua in piena: se questi cedono, il fiume potrebbe esondare di colpo, col rischio di essere trascinati via dalla corrente;
- Evitare di usare l'auto per spostarsi: guidare in strade completamente allagate non è mai una buona idea, sia per il rischio di rimanere intrappolati tra l'acqua e il fango, sia perché è più difficile mantenere il controllo dei veicolo in queste situazioni;
- La forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture come ponti e terrapieni: quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente, quindi meglio starne alla larga. Lo stesso consiglio vale per i pendii e le scarpate artificiali, che potrebbero franare;
- Limitare l'uso del cellulare: tenere sgombre le linee telefoniche facilita i soccorsi.
Cosa fare in caso di alluvione in auto
Come già detto, è meglio evitare di mettersi alla guida durante un'alluvione. Tuttavia, può capitare di trovarsi già al volante nel momento in cui si verificano nubifragi e allagamenti. Anche in quel caso, come riferisce "Al Volante", occorre sapere come comportarsi:
- Valutare bene se proseguire il viaggio o semplicemente accostare e mettersi al riparo;
- Massima attenzione quando si entra nei guadi. Basta infatti entrare nell'acqua alta 10 cm a 50 km/h per determinare un “effetto motoscafo”: le ruote galleggiano, la possibilità di sterzare è molto ridotta e l’acqua sul parabrezza azzera quasi la visibilità. La soluzione è rallentare molto e con anticipo, riconoscendo il “lago” dall’acqua sollevata dalle auto che precedono la propria;
- Quando si attraversano punti in cui l’acqua è molto alta, è sempre meglio cercare una strada alternativa. Se si decide di passare comunque, bisogna andare a passo d’uomo per evitare che il “muso” crei un’onda e aumenti il rischio che il motore aspiri acqua (con gravi danni);
- Se si entra per errore in una pozza d'acqua è più profonda del previsto, per prima cosa è meglio tentare una retromarcia. Per non andare “alla deriva”, nel caso l’auto iniziasse a galleggiare, aprire leggermente la portiera e far entrare un po' d'acqua (il suo peso riporterà a terra le ruote). Prima del guado, comunque, è meglio abbassare un finestrino: è una via di scampo se la situazione sfuggisse di mano. Non si sa mai;
- Nel caso ci si trovi sommersi dall'acqua fino ai finestrini, un martelletto a punta (4-5 euro) può addirittura salvare la vita: permette di rompere un vetro e uscire dall’auto. In alternativa, meglio sfondarlo con il gomito o a calci;
- Se l'auto dovesse cadere in un canale ed essere completamente sommersa dall'acqua, con impossibilità di aprire le portiere, bisogna mantenere la calma ma agire subito: se l'impianto elettrico è ancora in funzione, aprire i finestrini e uscire dall'auto. Altrimenti, occorre prendere un bel respiro, sfondare il finestrino e lasciare entrare il getto d'acqua, per poi uscire dall'abitacolo.
Cosa fare in caso di alluvione a scuola
Cittadinanzattiva ha stilato dodici consigli utili su cosa fare prima, durante e dopo le alluvioni a scuola. Innanzitutto, in caso di allerta meteo il sindaco può ordinare la chiusura degli istituti con un'ordinanza.
In caso l'alluvione sopraggiunga mentre si è già all'interno dell'edificio scolastico, occorre seguire le regole del piano di emergenza, ma anche seguire utili accorgimenti individuali:
- Non rimanere fermi ma invitare gli alunni a uscire dall'aula per raggiungere i piani più alti della struttura. Se al momento dell'alluvione ci si trova in un seminterrato o in una palestra, questo dev'essere fatto il più velocemente possibile;
- Non uscire dalla scuola, attendere il cessato allarme e, se necessario, l'arrivo dei soccorsi;
- in questi casi non c'è tempo da perdere: la cartella, i libri e l'astuccio devono essere lasciati lì dove sono. Far indossare la giacca agli alunni se ci si trova in una stagione fredda;
- Non bere acqua di rubinetto: in questi casi potrebbe essere contaminata;
- Limitare l'uso del cellulare: in casi di emergenza le linee telefoniche vengono sottoposte a un enorme stress e c'è il rischio di non avere copertura di rete;
- Le famiglie devono evitare di correre verso la scuola. L'istinto è forte, ma in questi casi affollare le strade può essere pericoloso.
Cosa fare dopo l'alluvione
La fine dell'alluvione non corrisponde al cessato allarme: è importante mantenere alta la guardia e seguire indicazioni specifiche, dal momento che le potenziali situazioni di pericolo possono comunque essere dietro l'angolo:
- Seguire le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc;
- Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua presente potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze;
- Fare attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere;
- Verificare se è possibile riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
- Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informarsi che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati;
- Prima di bere l’acqua dal rubinetto, assicurarsi che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; evitare anche di consumare cibi che siano entrati in contatto con l’acqua alluvionale: potrebbero essere contaminati.