Il cuore gli si ferma 12 volte, salvato:
«È stato un miracolo dei medici»

Giovedì 13 Marzo 2014
Il cuore gli si ferma 12 volte, salvato: «È stato un miracolo dei medici»
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VICENZA - Per 12 volte il cuore di un uomo di 61 anni si è fermato ed è tornato a battere. «In questo caso la definizione di miracolo è sinonimo di professionalità eccelse e di un'organizzazione perfetta, che hanno salvato una vita umana. Il primario e la sua equipe hanno compiuto un intervento che allunga l'orgogliosa lista dei successi della sanità veneta».



Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia si complimenta con i sanitari dell'unità di cardiologia interventistica e dell'unità coronarica dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza, che sono riusciti a salvare la vita a un paziente di Arzignano «colpito da un infarto devastante e da 12 arresti cardiaci in poco tempo».



«Grandi medici, tecnologie all'avanguardia, organizzazione efficiente che permette di trasferire nei tempi necessari un paziente moribondo da un ospedale del territorio, il Cazzavillan, ad uno centrale, il San Bortolo - prosegue Zaia - sono l'estrema sintesi della sanità del futuro che vogliamo costruire col Piano sociosanitario e le schede ospedaliere, e che in questo caso si è perfettamente realizzata».



«Ciò che ha dichiarato il primario Alessandro Fontanelli» al 'Giornale di Vicenza' («non abbiamo mai rifiutato un paziente neppure se arriva sul tavolo operatorio in stato di pre morte»), conclude Zaia, «è estremamente significativo e simboleggia mirabilmente lo spirito con cui la sanità veneta, uomini, donne, macchinari, lavora 24 ore su 24 365 giorni all'anno per dare tutto il possibile, e qualche volta anche di più, ai nostri pazienti».
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