«Fanno male e deformano i piedi»: negli Usa è rivolta contro i tacchi a spillo

Mercoledì 12 Giugno 2013 di Anna Guaita
«Fanno male e deformano i piedi»: negli Usa è rivolta contro i tacchi a spillo
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NEW YORK – I tacchi a spillo saranno anche di modissima, ma fanno male ai piedi, e negli Usa ci sono donne che si appellano ai sindacati per avere il diritto di non indossarli. Per di più la cronaca dimostra che possono anche essere più pericolosi di una pistola: anzi possono diventare un’arma letale, come ha provato una signora in Texas che li ha usati per ammazzare il suo boy-friend.



Che quelle calzature a mo’ di trampolo non facciano bene ai piedi potevamo facilmente immaginarlo. Che ci voglia esattamente un’ora, 6 minuti e 46 secondi prima che comincino a causare dolore alle nostre estremità ce lo dice uno studio condotto su duemila volontarie in Gran Bretagna. Immaginate dunque le povere cameriere dei grandi casinò americani, obbligate a navigare fra i tavoli e le slot machine, portando vassoi carichi di bevande, mentre stanno in equilibrio su tacchi altissimi: “Più sono alti, più alte sono le mance” spiegano le cameriere. “Più sono alti, più i clienti sono contenti”, dicono gli amministratori dei casinò, che chiedono alle loro dipendenti anche di indossare divise aderenti e scollate.



Ma in numero sempre maggiore le cameriere si stanno ribellando. Nel più grande casinò degli Usa, Foxwood, si sono rivolte al sindacato e hanno chiesto di non essere più obbligate a indossare scarpe-trampoli. Dopo una lunga lotta, i dirigenti del casinò che sorge nella riserva degli indiani Pequot nel Connecticut, hanno accettato un accordo di massima: va bene se i tacchi non sono altissimi, ma le scarpe devono essere eleganti e nere e lucide.



L’esempio delle cameriere del Foxwood potrebbe dilagare, considerato che lamentele per quei tacchi sono state mosse un po’ dappertutto, anche nei casinò di Las Vegas, e la American Ostheopatic Association ha protestato perché anni trascorsi indossando queste calzature deformano i piedi e causano ogni sorta di problemi: “Questi tacchi – protesta l’associazione - uccidono i piedi delle donne, e possono anche causare incidenti pericolosi, come catastrofiche cadute”.



Ma neanche la American Ostheopatic Association poteva immaginare che i tacchi a spillo potessero anche diventare armi improprie, letali quanto un’arma da fuoco. Proprio ieri, mentre le cronache riferivano della battaglia delle cameriere del Foxwood e dello studio condotto in Gran Bretagna, dal Texas veniva una notizia di nera più unica che rara: una donna aveva ucciso il suo boy-friend a colpi di tacchi a spillo sulla testa. Gliene ha assestati ben dieci. La 44enne Ana Lilia Trujillo aveva avuto una discussioe animata con Alf Stefan Andersson, 59enne docente di biologia all’Università del Texas. Quando la polizia è arrivata nell’elegante appartamento del professore, ha trovato Ana coperta di sangue e piangente: “Abbiamo litigato. La discussione stava degenerando e ho avuto paura, e mi sono difesa togliendomi la scarpa e colpendolo”. Una confessione che sarebbe più convincente se non fosse che nel passato Ana, di mestiere massaggiatrice, aveva raccontato che i tacchi erano la sua difesa contro clienti “con le mani lunghe” e che li aveva fatti rafforzare con un’anima d’acciaio, perché fossero più resistenti.
Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 19:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA