Chiusure Uffici postali, San Giorgio
di Perlena verso il salvataggio

Sabato 25 Aprile 2015 di Vittorino Bernardi
Chiusure Uffici postali, San Giorgio di Perlena verso il salvataggio
FARA VICENTINO – La popolazione di 1.100 abitanti della frazione di San Giorgio di Perlena sta vincendo la sua battaglia “civile” per mantenere aperto l’Ufficio postale di via Perlena. Una battaglia iniziata un paio di mesi fa, quando Poste Italiane annunciò la chiusura sul territorio nazionale di più sportelli periferici in piccole località, 8 nel Vicentino: Crosara di Marostica, Levà, Lisiera, San Marino di Vicenza, Tezze di Arzignano, Valle San Floriano e Piana di Valdagno, oltre a San Giorgio.



I sindaci interessati, i deputati del Pd Daniela Sbrollini e Giorgio Santini e il consigliere regionale Costantino Toniolo di Ncd nelle ultime settimane hanno lavorato per salvare i loro uffici periferici. «Fortunatamente non chiuderanno subito gli otto uffici postali che Poste Italiane aveva deciso di sopprimere nella nostra provincia di Vicenza già dal mese di aprile (il 13, ndr). Ora è necessario guidare l’eventuale nuova razionalizzazione degli uffici in modo intelligente».



Per salvare lo sportello di San Giorgio il sindaco di casa Maria Teresa Speretto si è adoperata molto per spiegare a Poste Italiane che il 60% della popolazione della frazione di San Giorgio è oltre i 60 anni di età e molti non sanno usare il computer. L’ufficio postale è un servizio per pagare bollette, prelevare danaro ed espletare molte funzioni necessarie alla vita quotidiana. Costantino Toniolo vede così la soluzione al caso.



«Mi sono consultato con gli amministratori locali interessati alla chiusura degli uffici periferici e sono dell’avviso che in determinate aree occorre valutare la percentuale di popolazione anziana del posto e l’effettiva difficoltà a raggiungere gli uffici postali più vicini. Due fattori sono da tenere presente: la mobilità che nei paesi della pedemontana e di montagna penalizza gli anziani e l’alfabetizzazione informatica, con gli anziani ad avere la peggio, Nel caso fosse davvero necessario chiudere gli uffici postali periferici propongo che vengano istituite delle modalità di alfabetizzazione a domicilio per la popolazione anziana, quindi ampliare la formula dei digital angel per allargarla dalle Pmi (Piccole e Medie Imprese) alle persone anziane non alfabetizzate, addebitando il costo del servizio digital angel a Poste Italiane».
Ultimo aggiornamento: 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA