Spv, la protesta dei comitati del no
«Tirate fuori i soldi degli espropri»

Sabato 4 Luglio 2015
Comitati in sit in a Cassola sul caso indennizzi

CASSOLA - Manifestazione di protesta dei comitati anti pedemontana concentrata sulla questione degli espropri. Nel corso della mattinata gli esponenti dei gruppi, soprattutto vicentini e trevigiani, hanno fatto il loro sit in a San Zeno di Cassola, in via Verena, dobe la Spv srl e la Sis spa hanno posto la loro sede amministrativa.

Il Coldiretto arrabbiato e il sindaco

Cartelli ricchi di slogan duri e anche curiosi contro la politica, interventi con gli altoparlanti (ha preso la parola anche il sindaco di Cassola Aldo Maroso) per sottolineare gli slogan della chiamata del Covepa: "No schei? No campi", e poi #io sto con Matilde.

Sul tappeto soprattutto il nodo degli indennizzi, perchè i soldi non arrivano e in vari casi non ci sono nemmeno ancora gli accordi con i proprietari espropriandi, mentre i lavori vanno avanti. Come noto Matuilde Cortese (portavoce dei comitati nell'area bassanese e vicentina), a Pianezze, si vide entrare le ruspe ma chiamò i carabinieri che le fermarono

Secondo il Covepa vi sono gravi lacune nel campo delle trattative degli espropri e nei saldi dei conti per il pagamento delle aree occupate dalla Pedemontana Veneta. La lacuna, secondo il comitato, riguarda soprattutto "il finanziamento privato di Spv, che a 6 anni dall'affidamento non ha ancora chiuso gli accordi con le banche" si legge in una nota. Nella quale il comitato prosegue: "Stanno annaspando e pensano di farla pagare agli espropriati. La mancanza del capitale sugli espropri sta diventando una realtà pericolosa, che ne nasconde un'altra". Ovvero, secondo l'analisi del Covepa, la Spv sarebbe un gigante dai piedi di argilla poggiati sulla sabbia e sulla ghiaia dei campi della pedemontana veneta.

"La Sis - sostiene il Covepa - ha l'obbligo di legge di pagare gli espropri con fondi propri e non utilizzare altri soldi magari pubblici: forse il concessionario viola gli obblighi di legge? Se così fosse siamo di fronte alla ulteriore prova che il contratto di concessione di Spv è un contratto di appalto mascherato". Da qui l'invito alla magistratura a fare luce sul nodo e a sequestrare i cantieri.

Nella fotogallery di Aldo Remonato il resoconto fotografico della giornata.

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 14:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA