Terzo sequestro dopo la strage:
licenziati tutti i dipendenti Coimpo

Mercoledì 5 Novembre 2014
Terzo sequestro dopo la strage: licenziati tutti i dipendenti Coimpo
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ROVIGO - Non c’è pace alla Coimpo, l’azienda di Ca’ Emo di Adria, teatro, il 22 settembre scorso, della tragedia che costò la vita a tre operai e a un autotrasportatore. A oltre un mese dalla morte di Nicolò Bellato, Paolo Valesella, Giuseppe Baldan e Fabio Berti, gli 8 operai della Coimpo, ancora in carico all'azienda, hanno accettato di essere licenziati rinunciando ai loro diritti come il preavviso.

«Partendo dal presupposto che noi interveniamo quando siamo chiamati dai lavoratori e che in azienda, se non anni fa, non avevamo mai messo piede, come sindacato - precisa Davide Benazzo, della Cgil - non abbiamo partecipato a questo incontro. Noi un mese fa avevamo proposto al loro consulente la cassa integrazione straordinaria ma la proprietà e lo stesso consulente erano contrari. I lavoratori, uno ha ancora sei mesi di lavoro prima di andare in pensione, hanno accettato di loro spontanea volontà il licenziamento, rinunciando anche al preavviso».

L'azienda è sotto sequestro probatorio da parte della Procura rodigina. Per la ditta si tratta del terzo sequestro, ma i legali difensori dei sette indagati, dopo la morte degli operai, fanno sapere che ricorreranno al Riesame per dissequestrare nuovamente la struttura. Ieri i carabinieri di Adria hanno posto i sigilli a silos, vasche e autocisterne all'interno della ditta di smaltimento di rifiuti dove si stava lavorando nei pressi di una vasca da cui si sprigionò una nube tossica letale.

Ultimo aggiornamento: 16:10