Allarme povertà, la Caritas bacchetta
i comuni: «Ritardi su vie anagrafiche»

Martedì 20 Ottobre 2015 di Roberto Cervellin
Una volontaria scrive il nome dell'iniziativa prima di andare a dormire con i senzatetto

VICENZA - In alcuni casi sono disoccupati, in altri disperati che non hanno né casa né famiglia. Sono gli ultimi, quelli ridotti al lastrico che sopravvivono con le offerte e dormono per strada. A loro è stata dedicata la manifestazione nazionale che ha coinvolto Vicenza, Bassano del Grappa, Schio, Arzignano e Lonigo. Le cinque città hanno ospitato la "Notte dei senza dimora" nell'ambito della giornata internazionale per l'eliminazione della povertà.

Notte dei senza dimora a Vicenza e Bassano

L'iniziativa ha visto in prima linea la Caritas diocesana, l'associazione Terre di mezzo e tanti volontari che si sono affiancati ai senza casa nella loro solitudine, servendo alla mensa, distribuendo lenzuola e coperte e regalando occasioni di contatto umano e ascolto. Qualcuno si è spinto più in là e ha dormito con il sacco a pelo su un letto di cartone. La Caritas non ha mancato di bacchettare quei comuni - la maggioranza - che non hanno ancora istituito la via anagrafica. Si tratta di una strada fittizia - a Vicenza è intitolata a santa Giuseppina Bakhita - che permette ai senzatetto di accedere all'ufficio anagrafe e quindi ai servizi comunali.

Una cinquantina i Comuni, sui 110 della diocesi, quelli che l'hanno prevista. Troppo pochi, per il direttore della Caritas don Giovanni Sandonà: "Un anno fa risultavano iscritte poco meno di 300 persone, di cui 84 nei comuni più grandi - spiega - cioè Vicenza, Bassano, Schio e Valdagno". La piaga della povertà è estesa in tutto il territorio. Nel 2014 sono stati oltre 800 gli ospiti accolti nei 186 posti letto ricavati nelle cinque strutture della rete territoriale di inclusione sociale, ovvero albergo cittadino e casa Santa Lucia casa San Martino a Vicenza, casa San Francesco a Bassano, casa Bakhita a Schio e casa Dalli Cani ad Arzignano. Nei 180 posti allestiti nelle mense sono stati distribuiti quasi 68 mila pasti. Nei tredici appartamenti di emergenza, infine, sono state ricoverate 105 persone.

Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA