Poletto sul Ponte: «Critiche col senno
del poi, ma il Tar ha cambiato linea»
Leggi le carte: la sentenza, i pareri

Mercoledì 5 Ottobre 2016
Il sindaco Riccardo Poletto
1

BASSANO -  «Tutte utili le critiche arrivate, ma anche tutti bravi col senno del poi». Il sindaco Riccardo Poletto interviene sul caso del Ponte Vecchio, che ha fatto piovere addosso alla sua amministrazione un sacco di polemiche e di accuse di incapacità. La sentenza del Tar che obbliga il Comune alla stipula del contratto con la Nico Vardanega Costruzioni e dichiara inefficace il contratto con la Inco srl per i lavori di ripristino e consolidamento del Ponte degli alpini, ha dato la stura a un fiume di interventi. «Ogni riflessione è utile - dice Poletto - ma ribadisco ancora per chi tende a dimenticare: l’approvazione del progetto  e del quadro economico sono compito di sindaco e giunta, la gara d’appalto è una questione tecnica all’interno della quale gli amministratori non possono intervenire, pena l’accusa di turbativa d’asta».

Ricordando che l'incertezza di norme poco chiare domina il settore delle opere pubbliche, Poletto aggiunge che «i ricorsi sono sempre dietro l’angolo, sia che si scelga una direzione sia che si scelga quella opposta. Ciò che si poteva fare, e che è stato fatto, era di procedere sulla scorta delle professionalità interne a disposizione e di pareri legali esterni per un sostegno specialistico, acquisiti nei punti più delicati del percorso».

Il sindaco spiega due passaggi: la verifica dell’avvalimento della Nico Vardanega con il Consorzio Stabile Alma di Aversa e la firma del contratto con la Inco srl. Nel primo caso «ci ha pensato il Tar a fare chiarezza, dato che nella sentenza è detto chiaramente: “… Non può quindi ritenersi che la verifica disposta abbia costituito un accertamento ‘improprio’ ovvero ‘superfluo’, né tanto meno animato dalla volontà di estromettere dalla gara la ricorrente”». Nel secondo caso si è giunti alla firma con la Inco sia perché l'ordinanza del Tar di aprile respingeva la domanda di sospensiva avanzata dalla Vardanega srl, condannando la stessa al ristoro delle spese per la fase cautelare («Era un nulla osta, di fatto, alla stipula del contratto»), sia per il respingimento, sempre in aprile, da parte del Consiglio di Stato, della richiesta di sospensiva “ante causam” da parte dell'azienda trevigiana. «Due sentenze quindi favorevoli che hanno indotto a non perdere tempo - dichiara il sindaco -. In più c'è stato il parere di uno studio legale specializzato che sosteneva la scelta di procedere quanto prima».

«Alla fine il Tar, dopo avere meglio esaminata la questione, ha assunto la decisione che ben conosciamo e che ci è stata resa nota solo venerdì scorso: stiamo quindi verificando con i nostri legali la strategia migliore da seguire in questa fase, avendo chiara la nostra priorità, che è quella di procedere con urgenza. Proprio per questo gli interventi stabiliti la scorsa settimana sono già iniziati, per consentirci di mettere in sicurezza il ponte prima della stagione autunnale ed invernale. Si interverrà con tre azioni specifiche relative alla seconda e alla terza stilata per rinforzare la struttura e renderla in grado di assorbire le azioni anche di piene particolarmente intense, in attesa di poter operare in alveo, probabilmente dal mese di gennaio, ed è questa la cosa più importante» conclude Poletto.

Alcuni documenti al centro del dibattito

LEGGI LA SENTENZA DEL TAR VENETO

LEGGI IL PARERE DEL LEGALE DEL COMUNE

LEGGI IL VERBALE DELLA COMMISSIONE TECNICA:
«AGGIUDICATARIA LA INCO SRL...»

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 19:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA