Il Ponte degli Alpini è salvo: bloccata
dalla Soprintendenza la centrale

Mercoledì 28 Ottobre 2015
Il Ponte degli Alpini è salvo: bloccata dalla Soprintendenza la centrale
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BASSANO - Mentre il vicesindaco Campagnolo posta su facebook la foto del primo pavimento ligneo, per ora provvisorio, del ponte, s'infiamma la vicenda della centrale idroelettrica vicino al Ponte degli Alpini . Vicino al manuifatto palladiano non s'ha da fare: prima di aprire cantieri e toccare qualcosa servono obbligatoriamente dei sondaggi archeologici preventivi. Poi, forse, se ne riparlerà.

Campagnolo: ecco il pavimento di legno

Suona più o meno così il giudizio espresso dalla Soprintendenza Archeologica del Veneto e dal ministero per i Beni e le Attività Culturali in merito alla fattibilità del progetto di una nuova centrale idroelettrica che la ditta Belfiore da circa 15 anni intende realizzare a 140 metri di distanza dallo storico ponte degli Alpini. Lo stop annulla, di fatto, il parere favorevole che la Conferenza dei Servizi di Venezia aveva rilasciato il 30 settembre scorso.

Una marcia indietro netta e categorica che apre squarci e polemiche soprattutto da parte di chi, fin dal primo momento, si era schierato contro la realizzazione della centrale idroelettrica, la sezione di Bassano di Italia Nostra e il Comitato di Salvaguardia del Ponte degli Alpini che è stato in grado di far sottoscrivere una petizione con 10.170 firme, in pratica un quarto della popolazione residente a Bassano. Il parere negativo di Soprintendenza e ministero dovrà, ora, essere recepito dalla Giunta regionale del Veneto. «Proprio sotto l'area in cui si intende realizzare la centrale, dove tra l'altro sorge lo storico lavatoio, una perizia ha individuato una struttura che sarebbe una traccia del Ponte fatto costruire nel 1402 da Gian Galeazzo, signore di Milano, durante la guerra contro i Carraresi» - aggiunge Carmine Abate segretario della sezione di Bassano di Italia Nostra.

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA