Espropri Pedemontana, arrivano
le ruspe su un terreno privato

Lunedì 15 Giugno 2015 di Maria Elena Mancuso
Espropri Pedemontana, arrivano le ruspe su un terreno privato

PIANEZZE - Si era chiuso con una tregua e un rinvio a mercoledì 17, l’incontro di venerdì scorso tra la Società Pedemontana Veneta e gli attivisti del Covepa, in merito alle modalità di esproprio.

Ma al di là della parola data e degli impegni presi all’indomani del blocco delle ruspe sui terreni dell’azienda agricola Soter, la Spv ha nuovamente invaso oggi la proprietà di Matilde Cortese, cominciando di fatto i lavori preliminari.

E a nulla son servite le proteste, la tensione e le discussioni che hanno animato la mattinata. Né tantomeno l’intervento delle forze dell’ordine e del sindaco di Pianezze Luca Vendramin, nell’intento di placare gli animi e appianare la situazione.

“È stato un vero e proprio atto di forza”, ci racconta arrabbiata e delusa Matilde Cortese. “Si sono presentati qui con ruspe e camion, come se venerdì non fosse successo assolutamente nulla. Come ladri. Fregandosene di tutto e di tutti e dimostrando, ancora una volta, di non tenere in alcuna considerazione le richieste e i bisogni delle persone. Quando mi sono resa conto di cosa stava succedendo e mi sono avvicinata alle macchine chiedendo spiegazioni, hanno anche avuto il coraggio di dirmi che avevano semplicemente deciso di riprovarci. Perché al di là di quanto si era detto venerdì, magari stavolta non sarei stata qui e non avrei potuto bloccarli”.

Matilde racconta quanto è successo stamani ancora incredula. La rabbia si è fatta per un momento da parte, lasciando il posto all’indignazione, ma soprattutto alla delusione per quella che viene vissuta come una prepotenza inspiegabile.

“Credevo davvero che le parole di venerdì avessero un valore, ma a quanto pare mi sbagliavo. Sono stati loro i primi ad ammettere di avere commesso degli errori nel calcolo di alcuni parametri e, anche in virtù di questo, avevo chiesto del tempo per poter fare anch’io le mie verifiche. Avevamo anche fissato un sopralluogo in merito agli eventuali problemi relativi all’irrigazione e al reflusso delle acque. Insomma, credevo che stessimo facendo dei passi avanti. Che ci fosse una trattativa in corso. Ma è questo il modo di gestire una trattativa? In realtà sembra che non abbiano alcuna intenzione di ascoltare, ed io non ho potuto far altro che contattare il mio avvocato per cercare di capire cosa fare e come difendermi da questo assurdo attacco. Nel frattempo, però, senza che vi siano accordi, né contratti di alcun genere, parte del cantiere è stato avviato e i lavori sono partiti. A questo punto credo proprio che le trattative siano state compromesse. E se anche mettermi davanti alle ruspe stamani non è servito ad evitare che cominciassero i lavori, vi assicuro che né io, né gli altri attivisti del Covepa, abbiamo intenzione di arrenderci. Domattina alle dieci ci troveremo qui, al cantiere, e con noi dovrebbe esserci anche Jacopo Berti, il candidato governatore del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni regionali. In questo momento non so davvero come finirà questa storia, l'unica certezza che ho è che non ci faremo zittire dai prepotenti”.

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 17:24