Mobbing e bullismo, in aumento i casi
di omofobia: riapre lo sportello Lgtb

Martedì 13 Ottobre 2015 di Roberto Cervellin
Per la senatrice bassanese Rosanna Filippin, le unioni civili "sono questione di civiltà"
VICENZA - C'è chi chiede di cambiare sesso e chi, nel luogo di lavoro, è vittima di discriminazioni. C'è poi chi denuncia casi di bullismo omofobo e chi ha difficoltà ad accettarsi. A Vicenza gay e lesbiche possono contare su uno sportello che offre servizi gratuiti per tutelare i loro diritti. E' lo sportello Lgtb - acronimo di lesbiche, gay, bisex, trans, intersessuali e queer - che ha da poco riaperto i battenti negli uffici di via Torino, dove è attivo anche quello per assistere le donne che subiscono violenze.



Lo sportello, nel corso del tempo, ha portato alla luce molti casi di disagio legati alla sessualità. In otto mesi - da novembre 2014 a giugno 2015 - il servizio ha preso in carico 15 casi e gestito oltre 50 contatti telefonici per richieste di informazioni e appuntamenti. Gestito da due operatrici e da volontari, ha affrontato problematiche relative a stalking, difficoltà di coming out e nell'ambiente di lavoro. Gli utenti seguiti vanno dai 20 ai 55 anni.



"Ci sono stati rivelati casi di mobbing sul posto di lavoro e di bullismo: per alcune situazioni consigliamo di contattare uno psicologo o un avvocato", spiega l'addetta Nicoletta Piazzetta. Nel frattempo, nel corso di un incontro pubblico, la senatrice bassanese Rosanna Filippin ha fatto il punto sull'iter della legge sulle unioni civili: "Non serve solo a rimettere l'Italia al passo con il resto dell'Europa e a rispondere alla Corte europea dei diritti umani che ci ha bacchettati per il ritardo del nostro Paese - ha detto -. Il provvedimento serve prima di tutto agli italiani. È una questione di giustizia e civiltà». Sul tema Filippin interverrà in un'assemblea in programma il 18 ottobre alle 20.45 a Solagna.
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