Accuse al postino per non pagare:
coniugi a processo per calunnia

Sabato 11 Ottobre 2014
Accuse al postino per non pagare: coniugi a processo per calunnia
PONTE NELLE ALPI - «Quella sigla non è mia, io non ho mai ricevuto alcuna atto di richiesta di pagamento». É così che una coppia di marocchini residenti a Ponte nelle Alpi si sono ritrovati a processo per calunnia. Tutto per non pagare una tariffa comunale che era stata loro notificata con atto giudiziario, dopo una lunga insolvenza.



Tutto ha inizio nel 2011. Il Comune intima alla coppia il pagamento di tariffe per servizi usufruiti. Lo fa, dopo diversi tentativi di recupero crediti, con la notifica di un atto giudiziario. Loro non pagano. Nel procedimento di fronte al giudice di pace di Belluno dicono di non aver mai ricevuto quell’atto a casa. Peccato che la ricevuta delle Poste riporti la sigla della donna. I due non solo insistono sul fatto di non aver mai ricevuto il sollecito di pagamento. Il marito presenta querela in questura il 2 febbraio 2011 contro il postino, che a loro parere non avrebbe mai consegnato quell’atto sul quale c’era la sigla della donna. Qualche giorno dopo la moglie ha testimoniato sempre in questura che quella sigla non era la sua, perché lei quando riceve raccomandate firma per esteso. Il procedimento contro il postino viene archiviato, ma per i due a quel punto scatta la denuncia per calunnia e si ritrovano entrambi imputati. Sarà un tecnico ora a fare chiarezza con una perizia calligrafica sulla sigla che c’è nell’atto.



Ultimo aggiornamento: 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento