Lasciò l'orsetto sulla Concordia, bimbo non
riusciva più a dormire: i sub lo ritrovano

Mercoledì 8 Febbraio 2012
Un sub dentro la Costa Concordia (Ansa)
VERONA - Sono tornati nella nave Concordia per una missione: trovare un orsacchiotto. L'aveva perso un bambino di Verona, che era in viaggio con il pap. Da quando la mamma non c' pi, quel peluche diventato un amico inseparabile. Specie di notte. Ma quel 13 gennaio il bambolotto era rimasto nel relitto. Quando lo hanno saputo, gli speleo-sub dei vigili del fuoco hanno indossato di nuovo divise e imbracature. Sono partiti apposta alla ricerca del giocattolo. E l'hanno trovato. La storia è raccontata sul Corriere Fiorentino.



In termine tecnico vengono chiamati target. Finora, per i vigili del fuoco che tornavano sulla nave, i target erano i dispersi. Per cercarli, la parte emersa della Concordia è stata setacciata in largo e in lungo decine di volte. Per questo, perse ormai le speranze di trovarne altri, da qualche giorno nessuno ci metteva più piede. Poi, al comando dei vigili del fuoco è arrivata una richiesta. E loro non hanno voluto dire no.



La notte del 13 gennaio, come gli altri naufraghi, il bambino è approdato sull'Isola del Giglio, insieme al papà. L' orsacchiotto era rimasto in cabina, sul cuscino del letto. Ma al ritorno a casa, a Verona, il piccolo ha continuato a chiedere del suo bambolotto. Il babbo ha descritto le pene del figlio in una mail inviata alla famiglia dell'Isola del Giglio che li aveva ospitati dopo il naufragio. Il passaparola ha fatto il resto.



La famiglia ha fatto leggere la lettera al sindaco, Sergio Ortelli, che ha raccontato la storia ai vigili del fuoco: «C'è un bambino che piange per il suo orsacchiotto rimasto dentro la nave e che non dorme più». Mezz'ora dopo c'era già una squadra pronta a tornare sulla nave alla ricerca del bambolotto perduto. Lunedì l'operazione è andata in porto. Le condizioni del mare lo permettevano. Si sono calati lungo quei corridoi diventati pareti, si sono fatti largo fra sedie e mobili ammassati: il peluche era ancora lì.



«È una storia che, se ce n'era bisogno, testimonia ancora una volta quanto i nostri vigili del fuoco siano eroi - ha raccontato il sindaco -. Quando è arrivata la richiesta del bambino, non se lo sono fatto dire due volte. Hanno aperto le carte della nave, hanno individuato il target, sono partiti e hanno portato a termine la loro missione. Ora l'orsacchiotto è già in viaggio per Verona».
Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 20:18