Sindaci arrabbiati: «Basta Trenitalia,
ferrovia gestita dagli stranieri»

Mercoledì 5 Marzo 2014 di Giuditta Bolzonello
Quando i treni arrivavano ancora alla stazione di Calalzo
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CALALZO - La situazione è talmente compromessa da far sperare nello straniero, nel senso del servizio ferroviario. Ha il sapore della provocazione la sollecitazione del sindaco di Pieve di Cadore alla Regione Veneto dopo quanto è successo domenica pomeriggio alla stazione di Calalzo con decine di passeggeri in attesa, vana, dell'autobus sostitutivo del treno che non c'è. Dice Maria Antonia Ciotti: «Fermo restando che quello che è successo domenica è un'indecenza e che le Ferrovie con l'ennesimo disservizio hanno toccato il fondo alla Regione dico di aprire agli stranieri che sapranno certamente far funzionare i treni meglio dei nostri».



Domenica il servizio sostitutivo non c'era e ha costretto ad ore di attesa i passeggeri ignari di quanto stava capitando, anche perchè non è stata data loro nessuna comunicazione, episodio che mette a nudo un sistema che non dà più nessuna garanzia. «Un guasto tecnico può capitare a chiunque ma va gestito» dice il sindaco di Domegge. Per Lino Paolo Fedon quanto successo è gravissimo, bene che qualcuno, il segretario cadorino della Lega Nord, abbia presentato un esposto alla Procura, «spero che questo esposto porti all'individuazione dei responsabili di un episodio tanto inqualificabile e dannoso per tutta comunità».



E mentre da Pieve il sindaco Ciotti invita a fare squadra per difendere un servizio fondamentale affidandolo a chi darà le maggiori garanzie, da Calalzo arriva la provocazione di Luca De Carlo. «Se l'intendimento delle Ferrovie è quello che noi pensiamo, di arrivare alla chiusura della tratta, ce lo dicano chiaro e tondo e noi mettiamo in piedi un servizio di carrozze a cavallo», sarebbe di indubbio richiamo turistico ma non risponde ai bisogni della popolazione.



Ed è ancora il sindaco De Carlo a chiedersi, fra lo stizzito e l'indignato, «come è possibile che non abbiano garantito la corsa degli studenti, si sa che quella è la più usata, e non si stupiscano se i ragazzi, e le loro famiglie, si rivolgeranno ad altro trasporto».
Ultimo aggiornamento: 16:20