GORIZIA - Dieci società di diritto estero comunitario ed extracomunitario, in realtà operanti sul territorio nazionale e completamente sconosciute al fisco, per un'evasione di oltre 44 milioni delle imposte dirette, con oltre 500 dipendenti irregolari, sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Gorizia, che ha indagato 11 persone. Gli investigatori hanno controllato gran parte delle società del settore della cantieristica navale della provincia isontina, verificandone l'assolvimento degli obblighi fiscali. Le società operano nel settore della carpenteria navale.
Mantenendo la propria sede legale all'estero, e approfittando del fatto che il territorio goriziano è poco distante dal confine con Austria e Slovenia, le società evitavano di presentare la dichiarazione dei redditi prodotti sul territorio nazionale, adducendo la giustificazione di aver versato le tasse nel Paese d'origine, in realtà eludendo tutti i sistemi impositivi.
L'analisi di tutta la documentazione contabile ha permesso alle Fiamme Gialle di ricostruire il reale volume d'affari delle imprese, tutte prive di sistema contabile, e di ricostruire l'ammontare di tutte le prestazioni lavorative effettuate nel territorio nazionale, nascoste all'imposizione fiscale italiana. Le aziende erano inoltre in grado di applicare prezzi più vantaggiosi della concorrenza, alterando così il mercato a discapito delle altre società virtuose operanti nella Provincia isontina.
Ultimo aggiornamento: 11:32
Mantenendo la propria sede legale all'estero, e approfittando del fatto che il territorio goriziano è poco distante dal confine con Austria e Slovenia, le società evitavano di presentare la dichiarazione dei redditi prodotti sul territorio nazionale, adducendo la giustificazione di aver versato le tasse nel Paese d'origine, in realtà eludendo tutti i sistemi impositivi.
L'analisi di tutta la documentazione contabile ha permesso alle Fiamme Gialle di ricostruire il reale volume d'affari delle imprese, tutte prive di sistema contabile, e di ricostruire l'ammontare di tutte le prestazioni lavorative effettuate nel territorio nazionale, nascoste all'imposizione fiscale italiana. Le aziende erano inoltre in grado di applicare prezzi più vantaggiosi della concorrenza, alterando così il mercato a discapito delle altre società virtuose operanti nella Provincia isontina.
